Non c’è posto per sexy shop e negozi destinati alla vendita di canapa o derivati nel cuore di Sorrento. Lo stabilisce un’ordinanza del sindaco Massimo Coppola firmata allo scopo di “garantire la tutela del pubblico decoro e del buon costume”. “La vendita di articoli correlati a tali esercizi non è consentita neanche congiuntamente a quella di prodotti rientranti in altri settori merceologici”, puntualizza poi il primo cittadino.
Quello imposto dal sindaco di Sorrento non è, però, un divieto assoluto, all’apertura di queste attività commerciali, ma impone solo una serie di restrizioni. Non potranno sorgere, si legge nell’ordinanza, “ad una distanza inferiore a 200 metri dai luoghi sensibili quali chiese e luoghi di culto, cimitero, ospedale, scuole di qualsiasi ordine e grado, parchi giochi, teatri, cinema e luoghi di aggregazione”.
Tenendo conto della localizzazione dei cosiddetti “luoghi sensibili”, così come individuati ed elencati dal sindaco Coppola, appare chiaro che nel centro cittadino è impossibile trovare un’area che rispetti le restrizioni previste. La distribuzione di scuole, chiese, parchi e punti di aggregazione sul territorio comunale è capillare, tanto che chi eventualmente fosse intenzionato ad intraprendere una delle attività citate nell’ordinanza dovrebbe tener conto delle limitazioni imposte e spostare la propria attenzione verso le zone periferiche.
