“Apprendiamo dai giornali che Federalberghi Sorrento ha presentato un progetto ai sindaci della Penisola Sorrentina per favorire la ripresa dei flussi turistici e il ripristino della fiducia dei viaggiatori”. Lo scrive in una nota Sergio Fedele, presidente di Atex Campania, associazione delle strutture extralberghiere.
Il progetto “Innovazione, sicurezza sanitaria e sostenibilità” è stato promosso da Federalberghi Penisola Sorrentina in collaborazione con l’università Federico II di Napoli e la start-up B-Side.
L’iniziativa, che prenderà il via con la prossima stagione turistica, si sostanzia in un piano d’azione che consentirà alle strutture ricettive della costiera di prevenire i contagi da Covid-19, gestire i casi sospetti e ridurre i rischi tra gli ospiti e il personale.
Per i dipendenti e i clienti degli alberghi si prevede la possibilità di sottoporsi a tampone antigenico o molecolare all’arrivo nella struttura. Nel caso in cui il test dovesse dare esito positivo, l’ospite verrà isolato in un mini Covid center itinerante in zona; negli alberghi, inoltre, potrà essere allestito un piccolo ambulatorio dotato di erogatore di ossigeno per far fronte alle emergenze.
Dal primo aprile al 31 ottobre il progetto prevede anche la disponibilità, per 12 ore al giorno, di un’automedica chiamata a fornire supporto agli ospiti o ai dipendenti delle strutture ricettive che dovessero averne necessità: il mezzo sarà guidato da un infermiere, che gestirà anche le attrezzature sanitarie a bordo, e sarà collegata alla centrale operativa della B-Side attraverso dispositivi tecnologici di ultima generazione.
“Ovviamente questa notizia è molto importante e non possiamo che apprezzare le finalità del progetto – Sottolinea Fedele -. Purtroppo però dobbiamo riscontrare che nessun coinvolgimento al momento attuale né tanto meno alcuna informazione (per cominciare sarebbe bastato invitarci alla presentazione del progetto) sono stati dati ai rappresentanti del sistema extralberghiero di Sorrento. Eppure a Sorrento e in Penisola sono migliaia le strutture extralberghiere “regolari” che ospitano milioni di turisti e rappresentano oramai un pilastro del sistema ricettivo.
È un grave errore non informarle né coinvolgere. Non certo per smania di protagonismo ma per verificare se alcune misure vadano “personalizzate” per le strutture extralberghiere e per mettere in condizioni queste strutture di adeguarsi a ciò che prevede il progetto.
La nostra amarezza è ancora maggiore perché a Sorrento, come in altre località turistiche campane, stiamo dimostrando di svolgere una continua azione di partecipazione e proposta finalizzata a rendere migliore la qualità dell’offerta turistica locale.
E questa qualità, come ripetiamo da tempo, si innalza se c’è compattezza del sistema ricettivo e la giusta considerazione da parte dei rappresentanti istituzionali.
Ovviamente, come sempre, confermiamo la nostra disponibilità a fare la nostra parte se saremo informati e coinvolti direttamente.
Abbiamo trasmesso questa nostra posizione – conclude Fedele – sia ai sindaci della penisola sorrentina che all’assessore regionale Casucci”.