SORRENTO. È fissata per il prossimo 9 aprile la prima udienza del giudizio civile per la tragedia di piazza Sant’Antonino.
Il primo maggio di 6 anni fa, dinanzi alla basilica pontificia del Santo Patrono, persero la vita Claudia Fattorusso Morelli e Teresa Reale, suocera e nuora rispettivamente di 86 e 50 anni, travolte dal crollo del cestello di un carro-gru utilizzato per la posa delle luminarie per la festa di Sant’Antonino dei Giardinieri.
Le due donne erano appena uscite dalla chiesa quando si verificò lo schianto che le uccise entrambe sul colpo. Una vicenda che generò commozione ed un’enorme eco mediatica in tutto il Paese, anche perché verificatasi nel giorno della Festa del Lavoro.
Subito iniziarono le indagini disposte dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata ed il successivo processo per omicidio colposo plurimo – con il primo grado conclusosi nel 2010 – portò alle condanne di 7 persone, tra le quali l’ex sindaco, Marco Fiorentino.
Proprio il coinvolgimento del primo cittadino dell’epoca ha portato al nuovo capitolo che si apre nelle prossime settimane. I figli di Claudia Fattorusso, Bruno e Raniero Morelli, infatti, hanno citato il Comune di Sorrento ed il ministero degli Interni, Enti ai quali, come si legge nell’atto, “è connessa la rappresentanza organica del sindaco pro-tempore”.
Gli eredi della donna chiedono il risarcimento dei danni con le rivalutazioni e le spese di giudizio. Il processo sarà celebrato dinanzi al Tribunale di Napoli.