Sequestrato un parcheggio al vico Rota, il Comune: nessuna delle aree stagionali è autorizzata

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SORRENTO. Un altro parcheggio privo di autorizzazioni sequestrato. I sigilli sono scattati per un’area di sosta che sorge al civico 4 di vico I Rota.

 

Il tutto è partito da una segnalazione che l’ufficio Ambiente del Comune ha indirizzato al dipartimento di Prevenzione dell’Asl Napoli 3-Sud ed al comando della polizia municipale in merito alla verifica circa il funzionamento di parcheggi a carattere stagionale. In sostanza l’obiettivo era di controllare la legittimità delle aree di sosta che hanno aperto i battenti in seguito all’emanazione dell’ordinanza sindacale che consentiva di individuare spazi da destinare a parcheggio in via “eccezionale e temporanea”.

I caschi bianchi, quindi, dopo una serie di sopralluoghi, hanno predisposto una dettagliata relazione, con tanto di materiale fotografico allegato. Nota nella quale è stato evidenziato che presso il fondo di vico I Rota “era presente e regolarmente funzionante l’esercizio di attività di rimessa di autovetture ed all’atto del sopralluogo erano presenti 14 autoveicoli, di cui 4 riconducibili alla stessa titolare ed ai suoi familiari”.

Un parcheggio in piena regola, dunque, sebbene il numero di vetture non fosse particolarmente elevato. In ogni caso, come viene riportato nello stesso documento dei caschi bianchi, “l’attività veniva svolta senza alcuna autorizzazione, in un fondo agricolo, mentre le auto erano parcheggiate a cielo aperto ed a diretto contatto con il terreno”.

Inoltre i vigili hanno anche evidenziato che “l’area di sosta era priva dei requisiti minimi per svolgere tale attività”.

In seguito a quanto rilevato, quindi, il dipartimento di Prevenzione dell’Asl ha provveduto a mettere sotto sequestro il fondo che occupa una superficie di circa 1200 metri quadrati, mentre tutti i comproprietari del terreno – altre sei persone oltre l’esercente – sono stati denunciati per la violazione degli articoli 113 e 124 del decreto legislativo 152 del 2006.

In seguito a ciò, l’altro giorno il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, ha emesso un’ordinanza nei confronti dei proprietari dell’area perché si attivino per la bonifica del suolo.

Dopo aver ottenuto il dissequestro del fondo per effettuare gli interventi, quindi, gli intestatari del terreno, in base al provvedimento del primo cittadino di Sorrento, dovranno preoccuparsi “di allontanare tutte le autovetture parcheggiate e di cessare qualsiasi attività connessa al parcheggio”. Una volta fatto ciò, entro il termine di 30 giorni, dovranno provvedere anche a far eseguire delle analisi del terreno, da parte di professionisti e laboratori abilitati, che attestino i parametri di inquinamento. I risultati dovranno poi essere trasmessi al dipartimento di Prevenzione dell’Asl ed al Comune. I titolari dell’area, infine, sempre secondo quanto stabilito nell’ordinanza del sindaco Cuomo, sono anche tenuti al ripristino dello stato dei luoghi.

Intanto un’analoga operazione è stata condotta anche nella zona di Marina Grande. In questo caso l’area di sosta, che sorge in prossimità del borgo dei pescatori, non è stata posta sotto sequestro, ma si è provveduto solo allo sgombero di tutti i veicoli parcheggiati.

Si tratta solo degli ultimi due episodi che coinvolgono le aree di sosta a carattere stagionale. In realtà, il problema è ancora più vasto. Infatti, come conferma il dirigente del settore Attività produttive del Comune, Donato Sarno, “a Sorrento non è stato autorizzato ad operare alcun parcheggio per i mesi estivi”. Ciò perché, secondo quanto spiega lo stesso Sarno, “nessuna delle aree di sosta è in linea con il dettato normativo di tutela del suolo”.

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