Tempi duri per chi guida e parla al cellulare. E’ in arrivo una stretta importante che prevede l’immediata sospensione della patente alla prima infrazione e il raddoppio delle multe. A chi viene “pizzicato” non verrà solo ritirata la patente ritirata per 3 mesi, ma dovrà subire anche una decurtazione di 5 punti oltre ad una sanzione pecuniaria che va da 160 a 640 euro e, per chi viene sorpreso al telefonino la seconda, che passerà da 320 a ben 1.282 euro. Anche il taglio dei punti raddoppierà in caso di recidiva.
La Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, presieduta da Michele Meta, ha riscritto le regole per modificare il Codice della Strada. Pene più dure per chi guida mentre usa il cellulare. Sulla stessa linea il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, che caldeggiava da tempo questa modifica. “In Commissione – spiega lo stesso Michele Meta – abbiamo pressoché ultimato l’esame degli articoli e degli emendamenti di una legge che ho ritenuto di presentare, alla luce delle diverse emergenze in tema di sicurezza stradale: poche e urgenti modifiche al Codice della Strada per contrastare gli incidenti e i comportamenti più rischiosi”.
“L’emendamento che sanziona chi guida parlando al cellulare – spiega ancora il presidente – è stato presentato in un clima di piena condivisione, per affrontare e risolvere l’odiosa e pericolosa abitudine degli italiani di usare il telefono cellulare alla guida. Il nuovo testo segnerà un cambio di rotta decisivo, rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore, a cominciare dalla sospensione della patente fino a tre mesi prevista già alla prima infrazione e dal raddoppio in caso di recidiva. Aumentano anche le sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti sulla patente, a corredo di una norma che ha l’intenzione di incidere in modo positivo sulle abitudini alla guida degli italiani”.