SORRENTO. Tutto è cominciato con le accuse di non rispettare il confine della propria concessione demaniale. Una parola tira l’altra fino ad arrivare agli insulti e poi alla rissa, con calci e pugni che volavano all’impazzata. Tutto sotto gli occhi impietriti di turisti e bagnanti ansiosi di prendere la prima tintarella di stagione. Il ring è stato l’arenile del borgo dei pescatori di Marina Grande, a Sorrento.
A darsele di santa ragione sono stati tre operatori turistici del settore delle escursioni via mare. Hanno 63, 43 e 32 anni e sono tutti residenti nella zona. La violenta lite è scattata ieri mattina. Alla base del diverbio, poi degenerato, stando alla ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Sorrento, ci sarebbe la sistemazione delle barche sull’arenile, negli spazi assegnati in concessione. Dissidio presto sfociato in una vera e propria rissa senza esclusione di colpi.
Per fortuna alcuni abitanti di Marina Grande, richiamati dalle urla provenienti dalla battigia, sono immediatamente accorsi, riuscendo a separare i contendenti, i quali sono stati poi trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia dove i sanitari li hanno sottoposti agli accertamenti di rito e medicati. Tutti presentavano contusioni in diverse parti del corpo, ma non erano gravi. In base ai referti ne avranno per qualche giorno.
Nel frattempo sono state allertate anche le forze dell’ordine. A Marina Grande sono giunti gli agenti della polizia municipale, coordinati dal comandante Antonio Marcia ed i militari dell’Arma. Gli uomini del capitano Marco La Rovere hanno raccolto le testimonianze di quanti hanno assistito al parapiglia per ricostruire l’accaduto. Poi si sono recati presso il presidio sanitario cittadino per ascoltare anche le persone coinvolte. Alla fine i tre operatori turistici sono stati tutti deferiti a piede libero alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per rissa e lesioni personali.