MASSA LUBRENSE. Buste e bottiglie di plastica, ma anche lattine e cassette di polistirolo. Dall’inizio dell’estate ammonta già a diversi quintali il quantitativo di rifiuti raccolti dalla superficie del mare che bagna le coste di Massa Lubrense e degli altri Comuni costieri.
Nell’operazione di pulizia delle acque sono impegnati gli operatori dell’Area marina protetta di Punta Campanella ed i volontari europei che partecipano al progetto “Mare” (Marine adventures respecting environment), un gruppo di giovani francesi, tedeschi, montenegrini e lettoni.
Le attività della task force internazionale si svolgono coi mezzi navali dell’Amp di Punta Campanella lungo il tratto di costa di competenza con particolare riguardo alle mete balneari più gettonate: Marina di Puolo, Recomone, Marina del Cantone, Mitigliano, Marina della Lobra e Crapolla.
Nei retini, nei sacchetti e nei bidoni dei volontari ogni giorno finisce soprattutto plastica; ma non sono rari i casi di raccolta di interi bustoni pieni di rifiuti raccolti in alcune ville costiere e scaricati in mare da barcaioli compiacenti in cambio di alcune decine di euro.
Rifiuti che, grazie al gioco delle correnti, rischiano di finire sulle spiagge, nelle baie e nelle calette più nascoste delle due costiere che circondano Punta Campanella; o, peggio ancora, potrebbero posarsi sui fondali danneggiando la flora e la fauna protetta dell’ecosistema marino.
RIPRODUZIONE RISERVATA