Polemiche per l’insegna sulla porta di Marina Grande, la replica del titolare del b&b

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SORRENTO. Era il 27 giugno del 2013, quando con il contributo della sezione di Sorrento del Rotary International Club, venne restituita alla città, l’antica  porta di Marina Grande. Una mattinata di festa per l’antico borgo dei pescatori che noi di SorrentoPress ricordiamo bene. E’ passato quasi un anno da quel giorno e ieri, tra lo stupore della popolazione, l’assessore Raffaele Apreda ha postato questa foto sul web, accompagnata da un pesante commento: “Ho appena denunciato al comando dei vigili urbani di Sorrento un fatto che ha dell’incredibile, al di la dell’immaginazione, guardate come è stata deturpata l’antica porta di Marina Grande appena restaurata“.

porta-1Foto che hanno scatenato, come era prevedibile, l’indignazione del popolo sorrentino sul web: “Da questa porta sono entrati gli invasori turchi nel 1558 per saccheggiare la città e molti, evidentemente, sono ancora dentro!”, “Un atto poco felice da punire, ma sicuramente è una goccia in un mare di abusi”, “E che vengano addebitati i costi per il ripristino”.

Questi sono solo alcuni commenti che gli utenti hanno postato sotto gli scatti dell’assessore alla Manutenzione del Comune di Sorrento.
Un sentimento di rabbia condiviso, dal quale emerge un unico grande colpevole: il business ad ogni costo. Sorrento è la città del turismo e del rispetto zero per la propria storia. Questa può essere vista come una semplice mattonella di ceramica conficcata nel cemento, oppure, allo stesso modo, può essere vista come una lama che trafigge la storia e le tradizioni di un popolo e di un luogo simbolo del Mediterraneo.

portaMarina2Però noi di SorrentoPress abbiamo voluto vederci chiaro. Dalle foto precedenti ai lavori della porta abbiamo scoperto che su quell’arco, nello stesso identico punto, era già presente una mattonella, della stessa grandezza di quella che si vede oggi. Era l’indicazione del numero civico dell’abitazione.  A quel punto la curiosità ci ha spinti a contattare il proprietario del b&b. Una persona squisita che non sapeva nulla della polemica nata in rete: “Premettendo che, se devo, toglierò la mattonella in ceramica, dovete sapere che in quel preciso punto era presente già la maiolica con il numero civico della mia abitazione. Una mattina – prosegue il proprietario del b&b – trovai la mia mattonella a terra, rotta. Forse l’usura del tempo o un dispetto, fatto sta che non sapevo come indicare agli ospiti la posizione della mia casa, visto che la numerazione civica di Marina Grande, come tutti gli antichi borghi, non segue un criterio preciso. A quel punto chiamai un negozio di ceramiche sorrentine per farmi realizzare una nuova mattonella. Bella e fine. Mi dispiace che si sia creata questa polemica, ma sono felice che l’assessore vigili sui luoghi antichi della città. Proprio a proposito di questo non serve allontanarsi molto dalla porta per notare balconi rifatti di recente e strutture fisse posizionate sui terrazzi. Quelle, certamente, deturpano l’immagine del borgo più di una mattonella”.

 

 

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