Pochi anestesisti, stop interventi chirurgici negli ospedali di Sorrento e Vico Equense

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Stop agli interventi chirurgici negli ospedali di Sorrento e Vico Equense. Mancano gli anestesisti e, con i pochi rimasti, si riesce solo a garantire l’urgenza, l’attività chirurgica di pronto soccorso. Un’altra batosta per l’assistenza sanitaria in penisola sorrentina, sempre più precaria e marginale. La decisione di sospendere l’attività chirurgica ordinaria è stata comunicata ai vari responsabili dei reparti dei due ospedali con una nota di due righe diffusa martedì mattina dal direttore sanitario, il dottor Luigi Esposito: “Comunico che con decorrenza immediata è garantita solo l’attività chirurgica di pronto soccorso per la presenza di un solo dirigente medico anestesista per turno”.

Una procedura che denota da parte dell’Asl Napoli 3-Sud, ancora una volta, l’assoluta mancanza di rispetto per i malati che sono stati informati via telefono, o quando si sono presentati negli ospedali, che non sarebbero stati operati. Tra questi, è facile immaginarlo, persone che hanno sospeso le terapie anticoagulanti o che hanno effettuato preparazioni propedeutiche alla camera operatoria. Tutto fermo, chirurgia, ortopedia, otorinolaringoiatria, ginecologia. Eppure che la mancanza degli anestesisti stava diventando un problema serio lo si sapeva da tempo. Basta dare un’occhiata alle ore di straordinario accumulate dai pochi medici in servizio per capire che si andava incontro a una nuova emergenza. E allora, come mai non è stata programmata la sospensione degli interventi in modo da poter evitare quella assurda decorrenza immediata?

Il Tribunale per i diritti dei malati della penisola sorrentina è subito sceso sul piede di guerra: “Chiederemo l’intervento del commissario Vincenzo De Luca – ha detto Giuseppe Staiano – questa è l’ennesima offesa che si fa ai malati della penisola sorrentina. Sospendere le attività chirurgiche significa costringere i malati a mettersi in lista di attesa in altri ospedali dopo aver già sopportato l’attesa nei nostri ospedali”. La nuova emergenza conferma che anche con l’arrivo del nuovo direttore generale, l’Asl Napoli 3-Sud non cambia atteggiamento verso l’assistenza sanitaria erogata in penisola sorrentina. Si sperava in una inversione di tendenza con la guida di Gennaro Sosto e, invece, continuano i tagli dei servizi diventati l’emblema della gestione di Antonietta Costantini.

Non solo gli ospedali. I servizi sanitari nel loro complesso sono diventati fonti di continui disagi per gli abitanti della penisola sorrentina. Basta frequentare gli uffici del distretto di Sant’Agnello che capire come la sopportazione degli utenti viene messa a dura prova ogni mattina. Per avere un certificato medico che abilita al rinnovo della patente bisogna andare negli uffici 3/4 volte. La prima per avere l’elenco dei documenti da produrre, la seconda per fissare un appuntamento e la terza, se va bene, per avere un certificato che viene redatto in base a quello che rilascia il proprio medico curante (quarta fila da fare). E può capitare anche di peggio. Che l’addetto alla compilazione è al suo primo giorno di lavoro in quell’ufficio e che bisogna far tornare in ufficio l’impiegato andato in pensione per farsi spiegare come si fa. Ma non si sapeva che era previsto un pensionamento? Non è stato possibile organizzare un affiancamento per qualche giorno, giusto per far capire le procedure? Non ne parliamo, poi, quando si tratta di indovinare la fila da fare per scegliere un medico di base o per rinnovare la pratica per le esenzioni.

di Antonino Pane da Il Mattino

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