Parcheggi sul corso Italia di Meta, nuovo ricorso

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META. I Vas presentano un ricorso al Tar chiedendo l’annullamento del permesso di costruire rilasciato dal Comune a favore della Sogepa, società che risulta proprietaria del suolo e di cui fa parte il vicesindaco e assessore al Corso pubblico, Pasquale Cacace per la costruzione di 33 box auto interrati in un fondo che sorge lungo il corso Italia. Nelle scorse settimane gli stessi ambientalisti avevano segnalato alla magistratura amministrativa la costruzione di un’altra autorimessa da 14 box auto, nel terreno adiacente a quello di proprietà della Sogepa.

I Vas considerano quello in corso un intervento lesivo che insiste in un’area pregiata, oltre a contrastare con la normativa urbanistica attualmente in vigore. Il Piano regolatore generale (Prg) qualifica come “agricola” quella zona del territorio comunale di Meta, dove sono ammesse solo infrastrutture di mobilità. Interventi che, secondo i Vas, non devono ledere l’estetica e la funzionalità dell’area agricola.

In più, il Piano urbanistico territoriale della penisola sorrentina e della costiera amalfitana inserisce l’area tra le zone di riqualificazione insediativa e ambientale di primo grado dove sono previsti interventi di restauro conservativo e manutenzione degli edifici, realizzazione di strade interpoderali e nuova edilizia rurale. Ma, sempre secondo i Vas, di sicuro non autorimesse.

Da qui l’istanza al Tar per l’annullamento del permesso di costruire rilasciato alla Sogepa e in subordine, del Prg di Meta. Nel frattempo però, gli ambientalisti puntano allo stop immediato ai lavori che hanno preso il via il 10 ottobre 2016 e dovrebbero concludersi entro il 30 settembre 2019.

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