Il Tar della Campania accoglie i ricorsi ed annulla la delibera del Consiglio comunale di Sant’Agnello che bloccava la costruzione del nuovo ospedale unico della penisola sorrentina. Il provvedimento approvato dalla maggioranza del sindaco Antonino Coppola nel settembre del 2023 accoglieva le osservazioni di alcune associazioni ambientaliste e di una privata cittadina in merito alla variante al piano regolatore necessaria all’esecuzione degli interventi strutturali sull’immobile di via Mariano Lauro che oggi ospita il distretto sanitario costiero.
Nell’approvare la delibera l’amministrazione di Sant’Agnello ha fatto proprie le criticità rilevate che vertevano su due aspetti: il presunto rischio idrogeologico dell’area oggetto dei lavori e le ricadute sul traffico provocate dalla presenza della nuova struttura sanitaria. Obiezioni alle quali il commissario ad acta nominato dalla Regione Campania per la realizzazione dell’opera, Gennaro Sosto, si è opposto presentando studi e relazioni dei tecnici e ricordando che per l’infrastruttura erano già stati rilasciati i pareri favorevoli da parte di tutti gli organi competenti.
Inoltre, in merito alla questione della viabilità, Sosto ha avuto modo di ribattere con le risultanze di uno studio affidato ad un’azienda specializzata la quale ha concluso che “gli indicatori trasportistici evidenziano una sostanziale tenuta del sistema viabilistico, molto simile allo stato di fatto”.
Forte di questi rilievi lo stesso commissario ad acta ha promosso ricorso al Tar contro la delibera dell’assemblea di Sant’Agnello. A chiedere l’annullamento del provvedimento anche la Regione, l’Asl Napoli 3 Sud e gli altri Comuni della penisola sorrentina insieme a quello di Positano. Enti che dal lontano 2010 lavorano insieme per la nascita del nuovo ospedale per il quale il ministero ha accordato un finanziamento di 93 milioni di euro, 5 dei quali già spesi per la progettazione.
E oggi è stata pubblicata la sentenza con la quale la settima sezione del Tar di Napoli (presidente Maria Laura Maddalena, consigliere Gabriella Caprini estensore Anna Abbate) accoglie il ricorso. In particolare i giudici amministrativi hanno stabilito che l’amministrazione di Sant’Agnello “non poteva autonomamente disporre la caducazione della predetta variante con conseguente arresto procedimentale sulla base di un ripensamento/ritiro del proprio assenso in ordine al progetto definitivo già approvato in sede di Conferenza di servizi (alla quale esso stesso aveva partecipato esprimendo parere favorevole), ma doveva, a tal fine, sollecitare la riconvocazione della Conferenza di servizi, onde sottoporre anche alle altre amministrazioni interessate i nuovi elementi di valutazione sulla soluzione progettuale concordata”.
Ora l’amministrazione Coppola può accettare la sentenza, proporre ricorso al Consiglio di Stato o chiedere la convocazione di una nuova Conferenza di servizi. Bisogna però tener conto di un aspetto: il Tar ha rigettato la richiesta di risarcimento dei danni avanzata da Sosto perché ritiene che l’opera possa ancora essere realizzata. Se si dovesse perdere il finanziamento il Comune costiero potrebbe essere chiamato a risarcire 93 milioni di euro. Senza dimenticare che la Corte dei Conti potrebbe ipotizzare un danno erariale.
L’ospedale unico della penisola sorrentina sarà un Dea (Dipartimento d’emergenza e accettazione) di primo livello. La struttura, che sorgerà al posto dell’attuale distretto sanitario di Sant’Agnello, avrà a disposizione 40 camere destinate alle criticità, 50 alla medicina, 50 alla chirurgia, 40 al reparto materno infantile. Tutte stanze singole o al più doppie e tutte rivolte verso il mare. Ce ne saranno anche una decina a pagamento per stranieri facoltosi che scelgano di farsi curare in penisola sorrentina. In totale il nuovo presidio disporrà di 200 posti letto che, in caso di necessità potranno diventare anche 240. Una volta aperto il cantiere serviranno due anni per completare le opere.