Ospedale unico. Il sindaco di Sorrento: Mancato rispetto istituzionale

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L’amministrazione di Sant’Agnello ancora nel mirino dei sindaci della penisola sorrentina. Dopo Giuseppe Tito, primo cittadino di Meta, è stavolta Massimo Coppola ad intervenire nella vicenda ospedale unico. Ed anche il sindaco di Sorrento non è tenero con il collega quasi omonimo, Antonino Coppola, e la compagine che dalla scorsa primavera guida il Comune di Sant’Agnello.

“Mi ero ripromesso di non intervenire per il rispetto istituzionale che mi frena dal coinvolgimento in vicende che interessano altre amministrazioni le quali fanno le loro scelte in piena libertà ed autonomia – spiega Massimo Coppola -. Però non vorrei che questa linea venisse scambiata per superficialità. Soprattutto perché parliamo di un argomento importante, per il quale ci siamo impegnati fin dal primo momento così come per tutta la sanità in generale”.

“Quella del Comune di Sant’Agnello è una scelta che rischia di mandare all’aria un lavoro iniziato 13 anni fa da altri sindaci rispetto a quelli in carica – il pensiero di Massimo Coppola -. Non essendo un tecnico mi limito a fare valutazioni che esulano dal campo di competenza di ingegneri, architetti e geologi. Sono, però, le modalità che mi lasciano perplesso, perché in questo modo si minano i rapporti con Asl e Regione Campania, enti con i quali è fondamentale dialogare se vogliamo garantire il diritto alla salute dei cittadini.

“Secondo me la situazione andava gestita in maniera diversa, con maggiore rispetto istituzionale nei confronti degli altri Comuni e di chi ci ha preceduto per un lavoro avviato nel lontano febbraio 2010 – prosegue il primo cittadino di Sorrento -. Il progetto perfetto non esiste e sicuramente anche questo avrà delle lacune. Se vogliamo il progetto perfetto allora non faremo mai un’opera pubblica. Se vogliamo fare qualcosa per il paese, per le nostre comunità e per le future generazioni dobbiamo essere capaci di andare oltre il problema, rimboccandoci le maniche per superare gli ostacoli”.

Da tutte queste considerazioni l’appello all’amministrazione di Sant’Agnello per “un maggiore senso di responsabilità che vada oltre le convinzioni ideologiche di ciascuno e sia finalizzato solo a dare al territorio un ospedale che sia in grado di attrarre i medici che possono venire a lavorare in penisola sorrentina”. “In passato ci sono state tante polemiche relative alle difficoltà degli ospedali di Sorrento e Vico Equense – chiarisce Massimo Coppola -. Allo stato attuale sperare di avere medici validi con prospettive di carriera è pura utopia. Questo tipo di opera sarebbe servita anche a questo”.

Non manca una stoccata: “Se poi manca la volontà allora bisogna essere onesti e dirlo, assumendosi la responsabilità di perdere un finanziamento da oltre 100 milioni di euro per il nostro territorio. Io quando in futuro si parlerà di servizi carenti non vorrei avere sulla coscienza di non aver tentato tutte le strade per superare le logiche presupposte”.

“Noi stiamo facendo da collante nel confrontarci con Asl e Regione, al di là delle appartenenze politiche – conclude il sindaco di Sorrento -. Le campagne elettorali finiscono e rimane solo la correttezza nei confronti dei nostri cittadini: Non si può mandare all’aria con troppa leggerezza un lavoro iniziato una generazione fa. Dobbiamo fare uno sforzo tutti insieme”.

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