SORRENTO. La sanità pubblica della penisola sorrentina ancora vittima dei tagli alle spese. Da domani, infatti, l’unità operativa di Chirurgia dell’ospedale di Sorrento sarà accorpata all’Ortopedia con una dotazione di soli 5 posti letto e l’obbligo di svolgere esclusivamente attività d’urgenza ed emergenza.
La nuova organizzazione dei reparti è stata resa nota ieri dal direttore sanitario degli ospedali riuniti della penisola sorrentina, Mauro Muto, ed ha colto di sorpresa il personale medico e paramedico costretto a trasferirsi dal primo piano interrato al terzo con la conseguente chiusura della Chirurgia che, tra l’altro, era stato inaugurato con una solenne cerimonia il 4 dicembre 2012 quando a dirigerlo era il primario Bruno Antonelli, mentre ora è diretto da Pietro Gnarra.
La decisione è legata, come si legge nel provvedimento, “alla grave carenza di personale dell’area del comparto afferente le unità operative compresse di Chirurgia e Ortopedia del plesso di Sorrento”. La Chirurgia, quindi, da domani disporrà di soli 5 posti letto dedicati al terzo piano del Santa Maria della Misericordia.
Sulla nuova distribuzione degli spazi non è d’accordo il responsabile della Chirurgia, Pietro Gnarra, il quale con una nota evidenzia come il provvedimento “sia stato adottato senza la sua obbligatoria e preventiva consultazione specificando che la Chirurgia non ha alcuna carenza infermieristica e neppure difficoltà di gestione del periodo feriale o delle emergenze del personale addetto. Inoltre il reparto è occupato dai pazienti quasi al 100% e il provvedimento come adottato costituisce grave minaccia per la tutela della salute degli ammalati siano essi residenti o turisti”.
Oggi, intanto, è in programma una riunione dei sindaci della penisola sorrentina per approvare un documento con il quale si invita il direttore sanitario, il commissario dell’Asl Napoli 3-Sud ed il governatore De Luca a rivedere la decisione e a garantire il regolare funzionamento del reparto. “I sindaci non possono restare inerti di fronte a provvedimenti che rischiano di penalizzare fortemente l’utenza che vive sempre con maggiore disagio il rapporto con la sanità pubblica soggetta a continue restrizioni”, commenta il neo primo cittadino di Piano di Sorrento e medico del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Sorrento, Vincenzo Iaccarino.