Olio di oliva taroccato, giro di vite del governo

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Arriva una nuova stretta contro chi falsifica l’origine dell’olio di oliva, uno dei prodotti più imitati. Il giro di vite scatterà il primo luglio in concomitanza con l’entrata in vigore il decreto che prevede sanzioni per il cosiddetto ‘Country sounding’. A comunicarlo è direttamente il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali rendendo noto che il decreto è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.

Il provvedimento rappresenta un ulteriore passo in avanti per la tutela dell’olio d’oliva italiano e per garantire una maggiore difesa dei consumatori e dei produttori. In particolare, per la prima volta, viene sanzionata l’evocazione di un’origine geografica dell’olio diversa dall’origine dell’olio stesso, anche se correttamente etichettato; o per il mancato rispetto del regolamento sugli imballaggi; per la mancata o difforme indicazione in etichetta dell’informazione sulla categoria di olio; per il mancato rispetto dell’obbligo di tenere i registri degli oli d’oliva e di sansa d’oliva.

La nuova normativa si applica a tutti i marchi registrati in Italia successivamente al 31 dicembre 1998 o in Europa al 31 maggio 2002 e consente di punire i comportamenti di concorrenza sleale messi in atto da chi imbottiglia ed etichetta l’olio, quando l’etichettatura e, più in generale, la presentazione del prodotto possono evocare un’origine diversa.

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