Nuova sede Marevivo a Capri da dove parte l’idea del bicchiere personale

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“Il 5 maggio 1985 nacque a Capri la nostra associazione, mettendo in atto la sua prima azione di pulizia della Via Krupp e su scogli e fondali di Marina Piccola: fummo i primi in Italia, in contemporanea con un gruppo di attivisti in California, L’isola portò fortuna e questa moda si diffuse ovunque, creando un effetto domino. Oggi milioni di persone si mobilitano per tutelare e ripristinare la bellezza e l’integrità dell’ambiente”. è quanto racconta Rosalba Giugni, presidente di Marevivo.

Seguì un coinvolgimento da parte dei sindaci riuniti nell’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori. Presidente dell’epoca era il primo cittadino di Capri. Tutti insieme firmarono un’ordinanza per proibire i vuoti a perdere sui loro territori. Era il 1987. La proposta lanciata da Marevivo ebbe un grande successo, purtroppo fermato da un ricorso al Tar da parte dei fabbricanti di plastica. Ma il laboratorio di idee e iniziative sull’isola continuò a sperimentare nuovi progetti per la salvaguardia del mare. Da “Sole vento e mare, energie rinnovabili e paesaggio” per la transizione energetica a “Delfini Guardiani delle Isole”, progetto di educazione ambientale sul territorio indirizzato ai giovani isolani.

Proprio a Capri Marevivo ha promosso l’uso della borraccia e con l’inaugurazione della nuova sede operativa a Marina Piccola ospitati da Capri Hydro, centro dove si pratica lo sport della canoa, l’associazione chiede di fare un passo in più, sensibilizzando cittadini e turisti sulla riduzione dell’utilizzo sconsiderato di bicchieri usa e getta. Adottare questa piccola abitudine di portare con sé un bicchiere riutilizzabile, fatta da milioni di persone, può fare una grande differenza.

Presenti all’appuntamento, accolti da Rosalba Giugni presidente di Marevivo e da Alessandro Miccio responsabile della sede operativa, i principali rappresentanti del mondo caprese: dal Comune con l’assessore Paola Mazzina, madrina dell’evento, alla Chiesa con il parroco Don Pasquale Irolla, che ha benedetto la neonata sede operativa e il giovane vice parroco Don Nello D’Alessio. Ancora il comandante del Porto Emanuele Colombo e il direttore della Certosa e sovrintendente della Grotta Azzurra Pierfrancesco Talamo, lo scrittore Renato Esposito, il musicista Riccardo Pecoraro, Pina Vuotto in rappresentanza delle scuole e gli imprenditori dell’isola Gianfranco e Laura Morgano, la stilista Luisa Beccaria e Maria Elena Aprea che ha donato un ciondolo d’argento della sua gioielleria Chantecler al bicchiere più in linea con lo spirito dell’iniziativa.

Ci sono tutte le premesse per far sì che anche questa semplice pratica, proposta da Marevivo, possa diventare una moda che sia d’esempio per promuovere un’economia circolare necessaria per uscire dalla crisi climatica globale nella quale siamo immersi.

“Dobbiamo fare i conti con la sostenibilità e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”, ha dichiarato l’assessore Mazzina. Il mare e l’ambiente esigono una transizione ecologica collettiva. Ogni passo in questa direzione è fondamentale perché anche un piccolo gesto può portare un grande risultato.

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