Multa da 3mila euro ad attività extralberghiera di Sorrento, dopo 5 anni ingiunzione di pagamento. Abbac: Pronti a fare opposizione

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A Sorrento, nel luglio 2018 i vigili urbani con un verbale contestarono ad un gestore di una locazione breve, di mettere a disposizione per gli ospiti, un bollitore, una macchina del caffe, un tostapane, un ferro da stiro, biancheria per la casa e che l’annuncio sui portali fosse prenotabile tutto l’anno, sanzionandolo con una multa di 3.333 euro.

Dopo cinque anni dal verbale, seppur a seguito di contestazione motivata, ne chiedono ora il pagamento delle sanzioni con un’ordinanza, inviata nei giorni scorsi, firmata dal dirigente Filippo Di Martino. Ci sono voluti cinque anni perché il comando si esprimesse in merito, facendo cosi decadere anche i benefici concessi al contribuente sanzionato nel pagamento di un verbale in forma ridotta.

Non accoglibile, secondo l’ordinanza, la difesa del gestore che aveva presentato, supportato dall’Abbac, una controdeduzione al verbale sollevando alcune clamorose perplessità, come l’assimilazione a casa vacanze e servizi che comunque non rendeva, ulteriormente avallate dal difensore del gestore e che hanno ottenuto clamorosamente una risposta solo ora dopo cinque lunghi anni.

“Nel 2018 il decreto legge 50/2017 non era ancora molto diffuso nel settore, e le locazioni brevi erano una rarità sul territorio – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito –. E in molti tra organi di controllo e polizia non avevano strumenti idonei per riconoscere la differente tipologia ricettiva, tenuto conto che dal 2001 il settore extralberghiero si fondava solo sulla competenza regionale delle normative 5 e 17/2001 della Campania.

Quest’ordinanza è tuttavia carente anch’essa nella controdeduzione del dirigente, intanto ci si chiede perché siano dovuti passare cinque anni per ottenere una risposta dopo aver formalmente effettuato una contestazione e successiva audizione del difensore, inoltre quanto rilevato allora e confermato nell’ordinanza è contestabile nel merito, come già facemmo subito dopo l’elevazione del verbale.

Tuteleremo il gestore, se avrà interesse a presentare ricorso al giudice di pace di Sorrento, perché il caso focalizza l’attenzione sulla vicenda delle locazioni brevi, che in Italia, sono oggetto di accese discussioni e che stanno portando a proposte di nuovo decreto, come di delibere comunali che ne impongono una limitazione, come proposto dall’Anci con la riduzione ad un massimo di 120 giorni l’anno o come per il Comune di Firenze che ha già deliberato nel concedere la possibilità di locare ai turisti solo nei mesi di luglio ed agosto.

Evidenziamo il caso perché occorre che si vada oltre la contrapposizione ideologica o uno scontro tra partiti, serve una riflessione attenta, supportata da studi e analisi dei fabbisogni abitativi – continua Ingenito –. Gli eccezionali flussi turistici di questi mesi, a seguito del post pandemia, che stanno riguardando le nostre città e destinazioni, non possono essere tenuto a riferimento in maniera standarizzata, sono tante le differenze territoriali, come pure le necessità abitative, che spesso vengono contestate.

Auspichiamo che il Comune di Sorrento, quale città di riferimento internazionale, colga l’opportunità di queste vicende, per lanciare un modello di autentica condivisione ed attenta analisi delle problematiche su turistificazione ed esigenze produttive di un segmento economico che sul territorio, è difatti industriale e anche per supportare la necessità di ulteriore qualificazione dei servizi, tutelando tutte le parti in cause e determinando un nuovo percorso aldilà di polemiche e strumentalizzazioni”.

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