Domenico Tizzano si è dimesso dalla carica di assessore a Massa Lubrense dalla giunta guidata dal sindaco Lorenzo Balducelli. Lo ha fatto durante la seduta di Consiglio comunale di ieri sera ed a seguito di un accertamento edilizio effettuato dalle forze dell’ordine e da un tecnico comunale che ha portato da parte del Comune ad una ordinanza di demolizione. In una casa di proprietà del padre sono state riscontrate anomalie nella pratica di condono e nel terreno attiguo di proprietà dell’assessore di una serie di sistemazioni esterne.
Questa la dichiarazione di Domenico Tizzano nel corso dell’assemblea: “Comunico al Consiglio comunale di rassegnare le mie dimissioni da assessore di questa amministrazione. Lo faccio in modo da poter dedicare tempo ed energie nel dimostrare la mia totale estraneità agli addebiti che mi sono contestati. Lo faccio con grande rispetto e piena fiducia nella Magistratura che chiarirà sicuramente tutta la vicenda. Lo faccio per evitare a questa amministrazione inutili strumentalizzazioni e consentire al sindaco di attribuire le deleghe assessoriali. Lo faccio per rispetto di questo Consiglio comunale e dei cittadini di Massa Lubrense che mi hanno voluto come loro rappresentante. Lo faccio soprattutto per dedicarmi a difendere il mio onore e la mia dignità agli occhi dei miei figli. Lo faccio nella sicurezza di essere a posto con la mia coscienza e ringrazio quanti comprenderanno questa mia scelta e quanti in questi giorni mi hanno dimostrato piena fiducia e confermato la loro amicizia”.
Sulla vicenda nello stesso Consiglio comunale è intervenuto il sindaco Lorenzo Balducelli che ha sottolineato: “Credo che in questo caso il senso di responsabilità impone a questa amministrazione comunale e a tutto il Consiglio comunale di aspettare con grande rispetto ed assoluta fiducia l’esito delle indagini dell’autorità giudiziaria effettuate con il supporto degli organi di polizia giudiziaria. Rispetto e fiducia nell’autorità giudiziaria che credo che mal si conciliano con la polemica politica che in casi come questi credo non debbano albergare in questo civico consesso e nell’opinione pubblica”.