SORRENTO. L’amministrazione comunale già da tempo ha avviato una campagna contro l’accattonaggio. Un fenomeno in crescita che non sempre è legato ad effettive condizioni di necessità, ma che, nella maggior parte dei casi, vede alle spalle di chi chiede l’elemosina delle vere e proprie organizzazioni criminali. A Sorrento il sindaco Giuseppe Cuomo ha emanato un’ordinanza che consente la confisca dei soldi raccolti dai questuanti prima del loro allontanamento. Una decisione che ha creato divisioni e discussioni, anche perché non sempre ha sortito l’effetto desiderato, ma che ha lo scopo principale di salvaguardare i turisti che affollano le strade della città dalle continue e pressanti richieste di denaro.
Ora, però, nel mirino degli amministratori locali finisce la Circumvesuviana. Ieri l’assessore Mario Gargiulo ha postato sul proprio profilo Facebook un atto d’accusa contro i vertici dell’azienda di trasporti. “Mi sembra di vivere un brutto sogno – ha esordito il componente della Giunta -. L’ amministrazione comunale si attiva per cacciare gli zingari da Sorrento, mobilitando le forze dell’ordine e all’Eav dichiarano di non volerli accettare a bordo dei treni se non hanno il biglietto”.
In sostanza succede questo. Quando gli agenti della polizia municipale o delle forze dell’ordine fermano le persone dedite all’accattonaggio le accompagnano alla stazione per farle salire sul primo treno in partenza, ma poiché non hanno il biglietto il personale dell’azienda rifiuta di prenderli a bordo.
“A questo punto – sbotta l’assessore Gargiulo – sorge spontanea una domanda: vista tanta pignoleria, qualcuno mi spiega con quali biglietti sono arrivati a Sorrento a bordo degli stessi treni della Circum? E magari quali servizi di sorveglianza erano attivi alle stazioni di partenza?”. Lo stesso Gargiulo, comunque, conclude annunciando che l’amministrazione “si è mobilitata per risolvere il problema con i vertici aziendali”.