Lidi chiusi, lavoro a rischio per cento persone

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SORRENTO. Sanare le irregolarità in maniera graduale, così da consentire l’apertura della stagione balneare e salvaguardare i 70 posti di lavoro delle persone impiegate presso i lidi di Marina Piccola durante l’estate. E’ la proposta indirizzata al sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, dagli stessi lavoratori stagionali, penalizzati dalla mancata apertura degli stabilimenti sui quali la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per presunte irregolarità urbanistiche e ambientali.

I lidi di Marina Piccola sono ancora chiusi sebbene Sorrento sia già meta di migliaia di turisti. I problemi maggiori riguardano il Leonelli’s Beach, sotto sequestro dal 23 febbraio scorso per presunti abusi edilizi e illecito smaltimento di rifiuti. Cancelli sbarrati per i Bagni Salvatore e Peter’s Beach, all’ingresso del quale campeggia da alcune ore un cartello che dice: “Stabilimento balneare momentaneamente chiuso. Per informazioni rivolgersi agli uffici competenti”.

Al momento soltanto il Marameo ha montato cabine e pontile. A tre dei quattro lidi di Marina Piccola non è stata ancora rilasciata la concessione demaniale. Il Comune, infatti, ha invitato i titolari a mettere in regola le rispettive strutture dal punto di vista urbanistico e ambientale. Fino a quel momento nessuna concessione sarà firmata dagli uffici di piazza Sant’Antonino. Ciò perché il Comune non vuole commettere passi falsi, considerato che gli stabilimenti di Marina Piccola sono sotto la lente d’ingrandimento della polizia e della Capitaneria di Porto cui la Procura di Torre Annunziata ha delegato le indagini.

Questa condizione di stallo rischia di ripercuotersi sugli stagionali impiegati nei lidi sorrentini. Circa 70 lavoratori potrebbero rimanere senza occupazione qualora la situazione non dovesse sbloccarsi. E a questi potrebbero aggiungersi altri 30 lavoratori dell’indotto come i dipendenti delle ditte che servono i lidi balneari.

Al danno rischia poi di aggiungersi la beffa: la nuova normativa relativa alla Naspi, infatti, prevede che gli stagionali percepiscano un’indennità di disoccupazione pari alla metà delle settimane di lavoro effettuate. Per loro, di conseguenza, il ritardo nell’apertura degli stabilimenti è destinato a tradursi in una drastica riduzione dei guadagni.

Ecco perché, capitanata da Daniele Della Rosa, una delegazione di cinque lavoratori ha incontrato il sindaco Cuomo: “Abbiamo raccolto quasi 600 firme per chiedere al primo cittadino di sostenerci in questa battaglia a tutela del posto di lavoro, ma anche della dignità e della storia del turismo balneare sorrentino”. In prima linea anche Pasquale Cesarano, referente della Filcams Cgil, secondo il quale “gli stagionali sono penalizzati sia dalla mancanza di lavoro sia dalla minore indennità di disoccupazione che sono destinati a percepire: perciò bisogna sanare immediatamente alcune irregolarità, poi aprire gli stabilimenti e intanto agire per il ripristino di una situazione di completa legalità”.

Lavoratori e sindacati hanno incassato la solidarietà del sindaco Cuomo che ha promesso di impegnarsi in prima persona per risolvere questa drammatica situazione. All’orizzonte, però, non sembrano esserci buone notizie: l’inchiesta della Procura di Torre Annunziata si è allargata a Marina Grande. Gli investigatori stanno passando al setaccio le autorizzazioni degli stabilimenti dell’altro borgo marinaro sorrentino. Sviluppi sono attesi già nelle prossime ore.

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