“Oltre la metà dei turisti britannici che avevano prenotato vacanze in Campania sperando nell’abolizione della quarantena di 5 giorni ha già disdetto e si sta orientando per le proprie vacanze verso altri Paesi europei”. Vesna Zeneral, responsabile del mercato italiano per l’agenzia Tui, uno dei principali tour operator del mondo, conferma in un’intervista a Il Mattino le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi da Federalberghi e Fiavet, associazioni di categoria che vedono nella proroga dell’isolamento obbligatorio per chi arriva in Italia da Oltremanica imposta dal ministro della Salute, Roberto Speranza un durissimo colpo inferto al comparto dell’accoglienza.
I turisti britannici stavano già prenotando soggiorni in Italia pensando che sarebbero venute meno le restrizioni, in particolare per quanto riguarda la quarantena?
“In effetti è così. Già da alcune settimane si programmava pensando che non sarebbe stato prorogato l’obbligo del periodo di isolamento”.
Disponete dei dati sulle prenotazioni che erano arrivate e sulle successive disdette?
“Tui ha ricevuto circa 9.000 prenotazioni per la Campania, ma con il prolungamento della quarantena fino alla fine di agosto abbiamo avuto il 61 per cento di cancellazioni. Per non parlare della perdita di fiducia dei clienti quando è stato introdotto il periodo di isolamento, elemento che ha rallentato le prenotazioni. Alla luce di tutti i discorsi sul certificato e-Covid, ci si aspettava che i clienti in possesso della certificazione non dovessero osservare la quarantena, ma solo dimostrare di essere in possesso di green pass e test antigenico o tampone molecolare prima dell’ingresso in Italia”.
Verso quali Paesi si stanno orientando le scelte dei turisti che non vogliono più venire in Italia?
“Altri Stati europei, ad eccezione della Bulgaria, non applicano le restrizioni della quarantena ai cittadini britannici con certificato Covid. Ciò ha naturalmente spinto i nostri clienti a prenotare principalmente per Grecia, Malta, Croazia, Spagna e Marocco, dato che questi Paesi non richiedono periodi in isolamento per i cittadini britannici all’arrivo sui loro territori”.
Quanti erano i turisti del Regno Unito che raggiungevano la Campania prima che scoppiasse l’emergenza per la pandemia?
“Prima del Covid, ad esempio nel 2019, Tui ha portato in Italia oltre mezzo milione di clienti, da tutti i nostri mercati europei, comprese le crociere e terze parti. Quasi il 40% di questi erano turisti del Regno Unito, di cui 110mila hanno fatto le loro vacanze in Campania”.
State già annullando i voli aerei previsti per Napoli?
“Allo stato attuale, Tui ha cancellato tutti i voli dal Regno Unito fino al 15 agosto e stiamo seguendo attentamente le decisioni del governo italiano, nonché il livello di fiducia del mercato britannico nei confronti dei viaggi in Italia”.
Si può quantificare in termini economici la perdita per le località turistiche italiane e della Campania in particolare?
“Al momento non sono in grado di quantificare le perdite in questa fase, ma i numeri degli arrivi parlano chiaro e se aggiungiamo che tutti gli altri tour operator si trovano nella nostra stessa situazione, questo sta danneggiando molto il turismo in Campania e in Italia, con ripercussioni sull’economia e sull’occupazione locali, sul turismo e su tutta l’industria dell’ospitalità”.
Alcune località speravano molto nella ripresa degli arrivi dal Regno Unito. Pensiamo a Sorrento che ha lanciato una massiccia campagna pubblicitaria nel centro di Londra con i banner e le foto sui tipici bus a due piani. È tutto inutile?
“Si tratta di una eccellente iniziativa ed una buona pubblicità che, probabilmente, non porterà i risultati sperati dall’amministrazione di Sorrento proprio a causa dell’ordinanza del ministro. Peccato perché avrebbe potuto dare frutti diversi in altre circostanze. Può comunque rivelarsi utile in un’ottica a medio e lungo termine, quando si tornerà a viaggiare senza limitazioni”.