Un decreto legge emanato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per uniformare le regole imposte in questi giorni nei decreti del Governo e che riguarderà l’intero territorio nazionale. Il Consiglio dei Ministri ne discute oggi, basandosi sugli articoli 77 e 87 della Costituzione, quelli che prevedono l’adozione di un provvedimento provvisorio in casi straordinari di necessità e di urgenza. Il decreto verrà poi presentato pre la conversione alle Camere, appositamente convocate entro cinque giorni.
Il testo provvisorio prevede tutto quanto già scritto negli altri provvedimenti, ma imporrà multe salate a chi viola le leggi. Tutti coloro che girano per la città e fuori territorio senza avere una giustificazione plausibile verranno puniti “con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 500 a euro 4.000 e non si applicano le sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale o dalle altre disposizioni di legge attributive di poteri per ragioni di sanità, di cui all’articolo 3, comma 3”.
Inoltre al punto 2 è prevista la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni, nei casi di negozi o attività commerciali aperti senza autorizzazione.
Un altro punto del disegno di legge apre anche degli scenari su quanto l’emergenza potrebbe durare ancora. “Per contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus Covid-19, su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, occorrendo, sulla totalità di esso possono essere adottate, una o più misure tra quelle cui al comma 2 (vale a dire le limitazioni agli spostamenti sospensione delle attività, ecc., ndr), per periodi predeterminati, ciascuno di durata non superiore a trenta giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio 2020 e con possibilità di modularne l’applicazione in aumento ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del predetto virus”. Quindi, si procederà a graduali aperture, nel momento in cui l’epidemia allenterà la presa, ma l’emergenza per tecnici e Governo si prevede che possa durare fino alla fine di luglio.