Imu e Tasi non pagate a Sorrento, arriva la stangata di Natale

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Dal Comune di Sorrento sono in partenza le cartelle esattoriali relative ad imposte locali non pagate nel corso dell’ultimo decennio. Una vera e propria mazzata di Natale per 719 soggetti tra privati cittadini ed aziende che sono chiamati a sborsare, nel complesso, poco meno di un milione e 500mila euro (la cifra esatta è di un milione 462.536 euro).

Volendo fare una media significa un esborso di oltre 2mila euro ciascuno compresi sanzioni ed interessi di mora. Il report dei crediti insoluti è stato elaborato dagli esperti contabili della Andreani Tributi srl, la società che gestisce le tasse locali per conto del Comune di Sorrento. Sono nel complesso quattro le liste di carico – come si chiamano in gergo tecnico – e sono riferite al periodo compreso tra il 2014 ed il 2019.

L’importo più sostanzioso è riconducibile a 474 atti emanati in relazione all’Imposta municipale unica per gli anni che vanno dal 2015 al 2019. Sono quelli non saldati entro i termini di legge e che ora sono già diventati esecutivi. La somma complessiva da riscuotere per questa voce è pari ad un milione 262mila euro e spiccioli. Cifra alla quale si sommano ulteriori 26mila euro per 11 cartelle Imu risalenti al periodo 2014/2017 ancora in sospeso.

C’è anche il Tributo per i servizi indivisibili. Per le annualità a cavallo tra il 2015 ed il 2019 sono 239 i contribuenti che risultano non essere in regola con i versamenti. Ai loro recapiti sono indirizzati avvisi di pagamento per poco più di 152mila euro. Anche per la Tasi c’è una seconda lista di carico per gli anni tra il 2014 ed il 2017 che contiene 5 atti per una somma che si aggira sui 21mila euro.

Il conteggio è già passato al vaglio del funzionario responsabile del settore tributi dell’ente, Giulio Bifani, ed approvato dal dirigente dell’area economica, Vincenzo Limauro. E proprio in questi giorni sono in partenza gli avvisi destinati ai contribuenti che non hanno versato quanto dovuto per l’Imu e la Tasi negli anni presi in considerazione dagli addetti alle verifiche.

Nelle casse comunali, però, non entrerà l’intero importo che risulta dalle cartelle esattoriali. Bisogna, infatti, riconoscere una percentuale alla Andreani Tributi srl così come previsto dal contratto di servizio. L’aggio stabilito in fase di appalto supera di poco il 16 per cento delle somme effettivamente incassate. Ciò significa che alla società spettano circa 236mila euro più Iva per un ammontare complessivo che supera i 288mila euro.

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