Il Riesame: “Giammarino ha seguito le indicazioni della Regione”

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SORRENTO. Antonino Giammarino non fu mosso da un “intento fraudolento”, ma dall’obiettivo di chiarire un contrasto “evidente all’interno di una nuova normativa”. E’ quanto precisa il Tribunale della Libertà nelle motivazioni del provvedimento con cui ha annullato gli arresti domiciliari al dirigente del Comune di Sorrento, indagato per l’affidamento del servizio di scuolabus alla cooperativa Tasso.

E’ questo, quindi, il motivo che ha portato il Riesame ad escludere i gravi indizi di colpevolezza a carico di Giammarino, ora difeso dal penalista Sergio De Simone. Ad aprile 2012 il dirigente comunale chiese alla Regione chiarimenti sugli articoli 3 e 5 della legge 13 del 2011, ritenuti in contrasto tra loro. Palazzo Santa Lucia invitò il funzionario comunale ad attenersi all’articolo 3. E il dirigente, come ora il Riesame chiarisce, “recepì pedissequamente il contenuto della nota” inviatagli dalla Regione.

Inoltre, per quanto riguarda il requisito degli 8 pullman immatricolati nello stesso anno, attraverso il quale Giammarino secondo i pm avrebbe pilotato l’appalto a favore della cooperativa Tasso è risultato che si trattava di un adempimento già presente nei bandi del 2005 e del 2011.

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