La Fondazione antiusura Exodus94, si è riunita mercoledì 21 giugno, per l’assemblea annuale. Il consueto appuntamento che vede coinvolti soci, collaboratori, volontari ed istituzioni. Un momento fondamentale per la Fondazione, che fa un bilancio di quanto si è prodotto e si appresta a vivere un nuovo inizio.
Le dichiarazioni di Daniele Acampora, presidente Exodus e consigliere della Consulta Nazionale Antiusura:
“Ringrazio tutti gli operatori e i volontari per il loro impegno, per quello che danno ogni giorno. Exodus è un viaggio che ha avuto inizio 30 anni fa e noi abbiamo il dovere di continuare. A noi non interessa sentirci dire che facciamo cose buone, non amiamo parlare di numeri, perché siamo abituati a incontrare persone e volti. Ci piangiamo addosso per l’usura che c’è sul territorio, da Sorrento a Castellammare, Capri inclusa. Ma la verità è che abbiamo un serio problema con il gioco d azzardo e non abbiamo le forze per incontrare tutte queste persone. Il sistema va cambiato, ma servono percorsi strutturati da fare insieme alle amministrazioni. Diciamocela tutta, la Fondazione è qui anche perché c’è la Chiesa, fondamentale in questo percorso. Noi ascoltiamo tanto e tutti ogni giorno, ma non basta. Non possiamo continuare ad inventarci soluzioni che non ci sono e questo perché le persone in difficolta arrivano troppo tardi. Disperdiamo energie che andrebbero messe a sistema. Lo Stato è un amico immorale, che si permette di continuare a finanziare il gioco d’azzardo. Nel nostro territorio è normale andare dall’usuraio, dobbiamo sempre di più incentivare la cultura all’educazione finanziaria. Gli incontri nelle scuole sono per noi una garanzia, diamo fiducia e strumenti ai giovani, non aspettiamo che facciano gli stessi errori dei padri”.