Da oggi, 1° luglio 2024 scatta l’addio al mercato tutelato dell’energia elettrica ovvero quel servizio in cui prezzi e le condizioni contrattuali della fornitura di energia elettrica sono stabilite da Arera (l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente che vigila sul settore elettrico). Un cambiamento dal quale sono esclusi i clienti cosiddetti “vulnerabili”, vale a dire anziani over 75, disabili, percettori di bonus sociali, cittadini che vivono in abitazioni di emergenza, usano apparecchi elettromedicali o abitano in isole non interconnesse alla rete elettrica. Per queste categorie, circa 3,8 milioni di italiani, rimane tutto invariato.
Il vero cambiamento riguarderà, invece, circa 3,7 milioni di clienti domestici non vulnerabili che non hanno scelto ad oggi entro ieri il mercato libero dell’energia (ovvero volontariamente il proprio fornitore di energia elettrica). Per loro la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione e senza distacchi di corrente, dal mercato tutelato al Servizio di Tutele graduali. Si tratta di un regime transitorio, che durerà poco meno di 3 anni (dal 1° luglio 2024 fino al 31 marzo 2027) in cui i clienti avranno una tariffa indicizzata, quindi legata all’andamento del prezzo delle materie prime.
Al termine di questo periodo, in mancanza di una scelta fatta nel mercato libero (che potrà essere effettuata in qualunque momento) i clienti continueranno a essere riforniti dallo stesso venditore, ma sul mercato libero. Le condizioni economiche del servizio a Tutele graduali saranno uguali in tutta Italia e includeranno la componente in quota fissa, denominata parametro gamma, pari a -72,65 euro/Pod/anno. Quelle relative alla spesa per la materia energia comprenderanno una componente a copertura dei costi di approvvigionamento pari alla media mensile dei valori a consuntivo del prezzo all’ingrosso (Pun) e una componente a copertura dei costi del dispacciamento.
A fornire l’energia elettrica ai clienti delle Tutele graduali saranno gli operatori, assegnati tramite il meccanismo delle aste, che sono stati scelti sulla base delle condizioni economiche ritenute più convenienti per i clienti: a Enel Energia sono state affidate 7 aree, il massimo consentito (6 al Nord più la città di Roma). Stesso numero a Hera, ma con una diversa distribuzione geografica: 4 aree al Nord, 2 al Centro e 1 al Sud. A Edison Energia sono andate 4 aree, tutte al Sud. Serviranno l’Italia meridionale anche A2a Energia e Iren-Salerno Energie Vendita, ciascuna assegnataria di due aree. Più diversificata la presenza di Illumia: l’operatore del gruppo Tremagi si è aggiudicato 3 aree (una al Nord, una al Centro e una al Sud). E.On, infine, è risultata aggiudicataria di un’area al Nord.