Salvatore Luongo è il nuovo comandante generale dei Carabinieri. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri la nomina caldeggiata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto. Il generale Luongo prende il posto dell’uscente Teo Luzi del quale è stato stretto collaboratore.
Da Palazzo Chigi arrivano gli auguri della premier Giorgia Meloni, convinta che l’esperienza e la competenza consentiranno al neo-comandante di “guidare al meglio i nostri carabinieri, orgoglio nazionale e forza armata ammirata e apprezzata in patria e all’estero”.
Nato a Napoli 62 anni fa, Luongo ha iniziato la sua carriera militare nel 1977, frequentando prima la Nunziatella, poi l’Accademia militare di Modena e successivamente la Scuola di applicazione carabinieri di Roma. Figlio dello storico comandante dei carabinieri di Venafro (in provincia di Isernia), tre lauree e due master, vanta una lunga esperienza, con incarichi di responsabilità e comando in reparti territoriali.
Luongo è stato anche per sette anni alla guida dell’ufficio legislativo del ministero della Difesa, dall’agosto del 2016 al dicembre del 2023, con i ministri Roberta Pinotti, Lorenzo Guerini, Elisabetta Trenta e con l’attuale Guido Crosetto.
Tra le posizioni di rilievo che ha ricoperto, spiccano ruoli strategici nella lotta alla criminalità organizzata e nella cooperazione internazionale contro il terrorismo. Riconosciuto per la sua attenzione all’innovazione, il generale ha contribuito a promuovere sinergie operative che mirano a rendere più efficienti i reparti, concentrandosi sull’integrazione di tecnologie avanzate per la sicurezza urbana e il controllo del territorio.
Nella sua lunga carriera, Luongo ha collaborato più volte con le università e ha ricevuto diversi encomi, tra i quali quello di Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana e l’Insegna d’onore della Casa Militare della Presidenza della Repubblica. Nel 2006 gli è stato conferito il Premio Campidoglio per il suo lungo impegno a Roma.