Domani, martedì 14 giugno 2022, presso il Circolo Cannottieri Napoli Posillipo, si terrà il 9^ congresso del Siulp di Napoli (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia), che vede tra gli organizzatori il dirigente del commissariato di Sorrento, vice questore aggiunto Nicola Donadio, che riveste anche il ruolo di segretario regionale del Siulp Funzionari e Dirigenti.
La fase congressuale sarà preceduta da un convegno dal titolo “Il Siulp e le sfide del futuro tra polizia Predittiva e Sicurezza globalizzata” inteso come processo di grande cambiamento, che per l’occasione sarà moderato dal giornalista Rai Trg Campania Giuseppe de Caro, alla presenza del segretario generale del Siulp di Napoli Annalisa Cimino, del segretario generale Nazionale del Siulp Felice Romano.
Il convegno prevede la partecipazione ed il confronto sui temi in discussione del sottosegretario agli interni Nicola Molteni, del direttore centrale della Cyber security Dirigente Generale della Polizia di Stato Antonio Borrelli e del vice rettore dell’Istituto Internazionale di Management in Moldavia Alessandro Figus.
Inoltre saranno illustri ospiti del convegno il Prefetto di Napoli Claudio Palomba, il procuratore aggiunto presso la Procura di Napoli Simona Di Monte, del Questore di Napoli Alessandro Giuliano, dell’assessore alla Legalità e alla Polizia Municipale del Comune di Napoli Antonio De Jesu, del presidente della Fondazione Po.lis. don Tonino Palmese e Gianpiero Tipaldi segretario generale della Cisl di Napoli.
“Gli interventi sul tema del convegno saranno momenti di confronto importante – afferma Annalisa Cimino, segretario generale Siulp Napoli – per i poliziotti e per le istituzioni presenti perché è giunta l’ora di affrontare il tema della sicurezza anche in funzione dei grandi cambiamenti che ci sono stati negli ultimi 2 anni e che ancor più ci saranno in futuro, gli schemi tradizionali stanno saltando e per adeguarci a tutto questo bisogna essere tempestivi, pronti e sempre più qualificati e professionalizzati, occorrono più risorse umane, nuovi strumenti, nuove leggi, nuove strategie e sinergie tra i principali attori in campo e, soprattutto, occorre investire maggiormente sulla sicurezza, non più intesa come costo del sistema, ma come investimento per lo sviluppo territoriale, economico, sociale nel rispetto delle regole di un paese civile e democratico
Abbiamo deciso di celebrare questo momento di confronto il giorno dopo le elezioni e i referendum perché – prosegue Annalisa Cimino – è utile confrontarsi con persone competenti e di altissimo profilo nei rispettivi campi, piuttosto che ascoltare discorsi demagogici e di pura campagna elettorale, ove il tema della sicurezza puntualmente diventa “cavallo di battaglia” solo come propaganda.
La politica e il legislatore devono impegnarsi, invece, con investimenti concreti per realizzare progetti di recupero delle periferie, recupero della cultura della legalità tra i giovani, di investimenti per la certezza della pena dando risorse alla magistratura, alle forze dell’ordine alle scuole e alle associazioni.
Solo così – continua la Cimino – è possibile evolvere il concetto di sicurezza che oggi è elemento imprescindibile per garantire e salvaguardare i principi di un Paese democratico, restando al passo con i tempi in una società dove dobbiamo imparare ad attrezzarci e convivere da un lato con gli eventuali eventi imprevedibili e dall’altro con un veloce sviluppo tecnologico legato anche al processo di digitalizzazione e globalizzazione. Tutti fenomeni che necessariamente ci porteranno a modificare le nostre abitudini per poter a guardare ad un futuro che ancora non riusciamo a comprendere se potrà essere migliore”.