I Comitati dei pendolari Eav in mattinata hanno diffuso una nota accusando i vertici dell’azienda di privilegiare la linea Napoli-Sorrento rispetto a quelle che raggiungono il territorio dell’hinterland vesuviano. A stretto giro arriva la replica di alcune associazioni di categoria della costiera.
“Ancora una volta i Comitati dei Pendolari Eav commettono l’errore gravissimo di credere che alcune soluzioni possibili per fronteggiare il disastro ferroviario Eav siano da ricercare penalizzando la già martoriata linea Napoli-Sorrento.
Continuano a voler ignorare che mentre i loro territori hanno 1 problema (Eav) la penisola sorrentina ne ha due (Eav + accessibilità complessiva). Proprio per questo, su richiesta nostra e di alcune associazioni della filiera turistica locale, la Prefettura diede vita al Tavolo Accessibilità Sorrentina (non esiste il Tavolo Eav generico) costituito per l’attuale situazione infernale per raggiungere la penisola sorrentina a causa del contemporaneo default del sistema ferroviario e del sistema stradale.
Un default che colpisce soprattutto i residenti della penisola sorrentina e poi i tanti turisti. I Comitati dei Pendolari sembrano ignorare del tutto che i Comuni della penisola sorrentina, a differenza del Comuni localizzati tra Napoli e Torre Annunziata e della maggioranza di altri Comuni serviti da Eav, non hanno né l’uscita autostradale né la seconda linea ferroviaria gestita dalle Ferrovie dello Stato.
Dispiace leggere tante inesattezze e soprattutto accuse generiche sull’aver agevolato il territorio della penisola sorrentina, danneggiando gli altri Comuni. Tutti conosciamo lo stato comatoso in cui versa il servizio gestito da Eav. Tutti sappiamo come tale stato è destinato a peggiorare nei prossimi 5/6 anni in attesa dei nuovi treni e dei lavori di rifacimento del segnalamento ferroviario previsti dal Pnrr.
Ma all’interno di questo mega problema c’è la priorità ancora più grave che colpisce tutti i residenti della penisola sorrentina insieme ai milioni di turisti che devono raggiungere le nostre località. La costituzione del Tavolo Permanente in Prefettura per l’accessibilità in penisola sorrentina, è proprio dovuta alla indispensabilità di affrontare tale situazione esplosiva.
L’inefficacia del Tavolo è dovuta purtroppo alla inerzia dei 6 Comuni della penisola sorrentina a dare vita ai necessari tavoli operativi, che chiediamo da anni. È un grave errore scatenare una guerra tra Comuni. Occorre rimanere uniti, senza inutili polemiche e ragionando con la massima obiettività.
Partendo da una premessa assoluta. I problemi sono due: il disastro Eav e l’accessibilità della penisola sorrentina”.
Sergio Fedele
Presidente Atex Campania
“Come presidente di Confcommercio Sorrento, sento il dovere di ribadire con fermezza quanto la penisola sorrentina stia pagando un prezzo altissimo in questa fase di totale collasso del sistema di trasporto pubblico regionale.
Ancora una volta, si commette l’errore di valutare i problemi dell’Eav come omogenei per tutti i territori, ignorando le drammatiche peculiarità della nostra area: la penisola sorrentina, a differenza di altri Comuni del vesuviano, non dispone né di una seconda linea ferroviaria statale né di un’uscita autostradale. È priva, quindi, di qualsiasi alternativa concreta.
È per questo che, su impulso nostro e delle associazioni della filiera turistica, fu istituito in Prefettura il Tavolo per l’accessibilità in Penisola Sorrentina — unico nel suo genere — proprio per fronteggiare un’emergenza che non è solo ferroviaria ma strutturalmente più complessa: riguarda l’intero sistema di accesso alla penisola, tra strade paralizzate e un servizio ferroviario al collasso.
Le affermazioni che parlano di agevolazioni verso il nostro territorio sono non solo infondate, ma profondamente ingiuste. Qui, residenti e imprese convivono con un doppio isolamento: quello causato dall’Eav e quello infrastrutturale.
In un momento così critico, scatenare una guerra tra Comuni è un errore gravissimo. Servono coesione, visione e responsabilità. E soprattutto, serve riconoscere che i problemi non sono tutti uguali: qui, in penisola, sono semplicemente doppi”.
Vincenzo Ercolano
Presidente Confcommercio Sorrento