SORRENTO. Nuovo allarme, nella frazione del Capo di Sorrento, per il rischio che possa verificarsi un altro movimento franoso nella zona collinare. L’area, infatti, presenta ancora gli evidenti segni di ciò che accadde il 4 marzo del 2014, quando, dopo alcuni giorni caratterizzati da forti temporali, si verificò uno smottamento che provocò lo scivolamento a valle di un tratto di circa 60 metri di via Fontanelle. In quella circostanza un’abitazione venne completamente rasa al suolo ed un’altra riportò gravi danni. Entrambe sorgevano nella parte sottostante la strada.
Per fortuna alcuni rigonfiamenti del suolo fecero presagire cosa stava per accadere ed i residenti riuscirono ad abbandonare le loro case prima del disastro, tanto che non ci furono feriti o vittime. Fango e detriti, però, arrivarono fino alla sottostante via Capo, il tratto della Provinciale 7 che collega Sorrento a Massa Lubrense. Da allora, a parte le opere di bonifica dell’area della frana, con la rimozione dei detriti, non sono ancora stati avviati gli interventi per il rifacimento della strada ed una ventina di famiglie da due anni e mezzo sono costrette a servirsi del tracciato alternativo realizzato attraverso un fondo privato per poter raggiungere via Nastro Verde, l’arteria che conduce al centro cittadino di Sorrento.
Intanto che si attendono le iniziative di Comune e Regione per il ripristino di via Fontanelle – della vicenda si occupa anche il Genio Civile -, si teme che la situazione potrebbe aggravarsi ulteriormente. Nella parte più a monte della stessa arteria, infatti, a causa dei primi temporali autunnali si sono aperte profonde e lunghe crepe nell’asfalto ed anche nel terreno che si trova al di sotto della carreggiata. I residenti sono preoccupati che possa aprirsi un nuovo fronte franoso su un diverso versante della collina. Peraltro, nella zona sottostante, sorgono alcune abitazioni ed anche un albergo.
Dal Comune fanno sapere che sono state attivate le procedure per effettuare dei sondaggi idrogeologici allo scopo di individuare la presenza di corsi d’acqua nel sottosuolo che, avendo deviato il loro corso a causa della frana di due anni fa, potrebbero essere all’origine dei cedimenti riscontrati. Per ora, però, sono stati attuati solo interventi tampone con l’utilizzo di asfalto a freddo per chiudere le crepe più larghe tra quelle presenti lungo la sede stradale.
Nel frattempo chi abita nelle case a valle di via Fontanelle è ovviamente preoccupato. Tra questi c’è Michele Gargiulo che risiede con moglie e figli in una palazzina condivisa con i propri genitori e la famiglia della sorella. “Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni – commenta -. Da oltre due anni siamo costretti quotidianamente ad affrontare pesanti difficoltà per raggiungere il posto di lavoro e le scuole per i nostri figli. In tanti, soprattutto i più anziani, hanno addirittura deciso di trasferirsi per evitare questo isolamento. Ora, come se non bastasse, assistiamo a nuovi dissesti. Le amministrazioni devono intervenire ed alla svelta: abbiamo paura per l’incolumità del nostri cari”.