META. Si può dire che ieri è stata fatta una prova generale in vista dell’esame più difficile, quello in programma oggi, quando arriveranno circa 4mila pendolari del mare dall’hinterland napoletano. Dopo che lo scorso fine settimana è stato funestato da scippi, rapine, aggressioni, risse e coltellate, ieri si voleva capire se il piano sicurezza predisposto dal prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone su sollecitazione del sindaco di Meta, Giuseppe Tito, servisse per arginare violenza e criminalità che nei weekend estivi arrivano in costiera insieme ad una parte dei bagnanti che affollano gli arenili della cittadina peninsulare.
Per fortuna ieri è filato tutto liscio come l’olio. Merito delle forze dell’ordine inviate dalla Prefettura, che hanno presidiato la stazione della Circumvesuviana e le strade limitrofe già a partire dalle 8 del mattino, ma anche della strategia messa in campo dal Comune, con i bagnanti accompagnati fino al mare a bordo di bus-navetta. Misure che, hanno garantito la sicurezza lungo le spiagge e maggiore vivibilità ai residenti.
Ad accogliere i bagnanti all’uscita della stazione dell’Eav c’erano agenti della Municipale e volontari della Protezione Civile, oltre ai carabinieri della compagnia di Sorrento. Avevano il compito di far salire i pendolari a bordo delle navette che poi li hanno trasportati fino alla Marina. Gratis la corsa di andata, un euro il costo del viaggio di ritorno.
Nel frattempo la polizia di Stato ha effettuato controlli a tappeto in punti cruciali come il sottopassaggio della stazione, il tratto centrale di via Marconi e la zona immediatamente a ridosso delle spiagge. Lo scalo ferroviario di Meta, inoltre, è stato presidiato da guardie giurate e quattro controllori inviati dall’Eav per stanare i portoghesi. Qualcuno ha comunque tentato di scavalcare i cancelli per aggirare i tornelli e non pagare il biglietto, ma non è sfuggito alle strette maglie dei controlli.