Ieri il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, ha lanciato la proposta di istituire una commissione tecnica per avviare un’ampia attività di ascolto dei cittadini e delle organizzazioni di rappresentanza, oltre a predisporre una bozza di Statuto e le linee guida per l’eventuale referendum. Attività propedeutiche all’individuazione della migliore forma di aggregazione tra i sei Comuni della penisola sorrentina.
Ora arrivano le prime reazioni da parte degli altri sindaci del comprensorio. Giuseppe Tito, primo cittadino di Meta, ritiene che “la fusione dei Comuni è l’unica soluzione possibile per risparmiare risorse e destinarle a progetti nell’interesse dei cittadini”. Opinione condivisa da Piergiorgio Sagristani, sindaco di Sant’Agnello: “La fusione è necessaria se vogliamo ridurre le cariche, semplificare le procedure e beneficiare di altri vantaggi. Non voterò a favore di soluzioni diverse, sono contrario all’ennesimo carrozzone”.
In sostanza sia Tito che Sagristani sembrerebbero intenzionati a proseguire lungo la strada tracciata dal consigliere comunale del Pd di Sorrento, Ferdinando Pinto, che ha stilato un documento nel quale vengono evidenziati i vantaggi del Comune unico: Contributi statali per i dieci anni successivi alla fusione, esenzione dal patto di stabilità per tre anni, possibilità di mantenere tributi e tariffe differenziati per la prima consiliatura.
Intanto proprio dai Democrat di Sorrento arriva l’affondo più duro nei confronti di Cuomo, ritenuto “ostaggio dei soliti personaggetti locali. Noi – si legge in una nota del Pd – porteremo in Consiglio comunale la nostra proposta sul Comune unico, indicando con chiarezza i passaggi istituzionali da compiere”.