Caos al porto di Capri. Federalberghi: Regolamentare gli sbarchi

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Federalberghi Isola di Capri guarda con preoccupazione all’estate che sull’isola sta scoppiando in tutti i sensi e chiede con forza una regolamentazione degli arrivi nel porto di Capri in attesa dell’avvio della corsa notturna per lo scarico delle merci prevista, secondo rumors non ufficiali, per lunedì prossimo.

“L’enorme interesse per l’isola non può che essere accolto con grande soddisfazione ma non annulla una serie di preoccupazioni che vanno aumentando a causa dell’insufficienza di infrastrutture e servizi a disposizione sia dei turisti che dei residenti e quindi delle condizioni vergognose in cui si vive, si transita e si opera a Marina Grande” è il grido dall’allarme del presidente di Federalberghi Isola di Capri Lorenzo Coppola che punta il dito in particolare sulle condizioni del Porto di Capri.

“È una situazione sempre più preoccupante che rende necessario un intervento celere, mirato ed efficace – denuncia il presidente Coppola -. Quella che negli anni era un tematica legata alla qualità del territorio, oggi è diventata una questione di sicurezza a causa dell’incuria di noi tutti. Non è più accettabile che chiunque abiti, lavori, visiti o semplicemente transiti in quell’area strategica debba sottostare a condizioni che vanno ben oltre il limite dell’umana tollerabilità”.

Federalberghi sottolinea come negli anni si sia tanto discusso su diverse possibili soluzioni, senza però mai prendere provvedimenti realmente efficaci che attenuassero il problema e si sono avanzate varie ipotesi, compresa quella clamorosa del numero chiuso di turisti.

“Personalmente – dice il presidente Coppola – non credo che la “soluzione” del numero chiuso sia una strada percorribile poiché Capri può e deve costituire patrimonio globale ed inoltre, sarebbe difficile in un sistema come il nostro immaginare un’organizzazione che garantisca il funzionamento serio di tale meccanismo. Occorrerebbe, tuttavia, attuare una strategia strutturata di diversificazione tra i flussi di turismo giornaliero e quello stanziale e di redistribuzione dei flussi in un arco più lungo della giornata e dell’anno solare”.

A peggiorare la situazione c’è stato il recente sgrottamento del Molo 21 che ha dato il colpo di grazia ad una situazione che sembra quasi di non ritorno.

“Se nello scorso mese di settembre ricorrere ad una nave notturna per le merci sembrava una necessità, oggi sarebbe un atto irresponsabile rifiutare la cosa. La qualità del turismo caprese è a forte rischio e siamo tutti responsabili, nessuno escluso. È necessario far fronte comune per affrontare con coesione, serietà e competenza la situazione. Non credo rappresenti immotivato catastrofismo attribuire meramente al caso l’aver scampato fino ad oggi gravi incidenti e disagi irreversibili. Ne va dell’immagine di Capri e del senso civico di cittadini, operatori turistici e amministratori”.

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