Viaggiare sui treni dell’ex Circumvesuviana può essere complicato e per i turisti e gli utenti occasionali che si servono del trasporto su ferro per spostarsi in provincia di Napoli può essere una vera impresa. Anche a causa della cronica carenza di personale e delle complesse regole che disciplinano il servizio.
L’ultimo caso è quello delle biglietterie chiuse. In molti scali, alcuni anche particolarmente frequentati come la stazione di Ercolano, non c’è il personale Eav addetto alla vendita dei ticket. Nel momento in cui ci si trova a non poter acquistare il biglietto, si può salire comunque a bordo e farselo rilasciare da capotreno. Ma questo genera equivoci e controversie proprio sulle modalità previste dall’azienda per regolarizzare il proprio viaggio.
Infatti, in molti casi, ci sono utenti che hanno lamentato di essere saliti sui vagoni e di aver trovato il capotreno inflessibile: niente biglietti, se non col sovrapprezzo. In pratica la multa. Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, si è fatto portavoce dei disagi dei viaggiatori ed ha denunciato il caso: “I passeggeri giunti a destinazione sono stati regolarmente multati perché sprovvisti di ticket causando le giuste proteste. La disorganizzazione è a monte. Ha tutte le caratteristiche in alcuni casi di un tranello”. Ma il presidente Eav Umberto De Gregorio gli ha risposto a breve giro: “Se Borrelli conosce casi concreti li porti subito in azienda, con nome e cognome di chi fa il tranello”.
Il problema, in realtà, potrebbe essere semplicemente provocato dal regolamento particolarmente rigido della Circumvesuviana, che impone all’utente di recarsi subito dal capotreno per spiegare che è salito da una stazione senza biglietteria. Solo dopo aver avvisato il personale Eav può comprare il ticket senza maggiorazione. Se l’incontro tra il viaggiatore e il controllore avviene durante il tragitto, quest’ultimo è tenuto a comminare la sanzione, perché non può sapere dove è salito il passeggero. In pratica il confine tra il portoghese e l’utente in buona fede è molto sottile.
Logico che una situazione del genere provochi equivoci, proteste e difficoltà, soprattutto tra i turisti e tra i tanti che non conoscono il regolamento perché viaggiatori occasionali a bordo dei convogli della Circum. Una situazione che non è affatto inusuale visto che sono ben 41 le stazioni della Circumvesuviana senza personale. Chi prende il treno da una di queste fermate può fare il biglietto in treno, ma deve dirlo subito altrimenti arriva la multa.
Una questione sulla quale è intervenuta anche la Regione Campania la quale ha spiegato che l’azienda deve rispettare il contratto di servizio che impone particolari obblighi, dal numero di chilometri da garantire ogni giorno alle stazioni da lasciare aperte, per non creare disagi ai cittadini ed ai turisti.