“L’assalto al treno della Circumvesuviana avvenuto ieri a Castellammare di Stabia, che ha visto due tifoserie avversarie aggredirsi sulla banchina ed a bordo di un treno Eav, è un episodio gravissimo che ha messo a repentaglio l’incolumità di centinaia di viaggiatori costretti ad assistere ad una violenza assurda e ingiustificata”.
Lo afferma Assoutenti Campania, che sul caso annuncia la presentazione di un esposto in Procura. Anche se, come abbiamo già rilevato rispetto ad altri comunicati sulla vicenda, la ricostruzione non risponde alla dinamica esatta dei fatti, visto che i supporter del Sorrento sono solo stati vittime di un vero è proprio agguato da parte di un gruppo di teppisti con spranghe, bastoni, bombe carta e fumogeni. Assalto premeditato visto che si sono preoccupati di avere i volti nascosti da sciarpe e passamontagna, mentre altri indossavano anche i caschi.
A parte ciò ben venga la presa di posizione di Assoutenti Campania. “Abbiamo deciso di intervenire a tutela di pendolari e passeggeri che ieri, alla stazione della Circumvesuviana di via Nocera, a Castellammare di Stabia, sono stati coinvolti in un vero e proprio assalto che ha messo in serio pericolo la sicurezza pubblica – afferma il presidente di Assoutenti Campania, Roberto Capasso -. Alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata chiederemo di individuare i responsabili di tale violenza e procedere nei loro confronti per i reati di interruzione di pubblico servizio, violenza privata e attentato alla sicurezza dei trasporti”.
“È vergognoso che nel 2025 si debba ancora assistere in Italia a insensate violenze legate alla fede calcistica, coinvolgendo peraltro anziani, bambini e persone che avevano come unica colpa quella di spostarsi in treno e di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato – sottolinea il presidente nazionale di Assoutenti, Gabriele Melluso -. Esprimendo solidarietà anche al personale Eav coinvolto nella grave vicenda, confidiamo nell’intervento delle autorità allo scopo di individuare e punire i responsabili, ma soprattutto delle società calcistiche che devono isolare e denunciare le mele marce”.