Approda in Consiglio regionale la proposta di modifica del Put

SORRENTO. Arriva all’esame del Consiglio regionale il disegno di legge di revisione del Piano urbanistico territoriale della penisola sorrentina e della costiera amalfitana. Una modifica della normativa, attesa da anni, che ha lo scopo di limitare l’impatto dei rigidi vincoli edilizi contenuti nel Put. In particolare si punta a facilitare i cambi di destinazione d’uso di strutture abbandonate ed a consentire i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle aree nelle quali continuano ad essere vietati.

Una situazione che genera anche dei paradossi. Come quelli, ad esempio, che riguardano abitazioni suddivise tra diverse zone, all’interno delle quali, quindi, i proprietari possono effettuare interventi di manutenzione solo in alcuni vani, mentre altri sono intoccabili. In molte aree, inoltre, il Put vieta i lavori di ristrutturazione edilizia tra i quali anche l’adeguamento antisismico per gli edifici pubblici e le scuole. C’è poi il discorso relativo alla demolizione e ricostruzione dei fabbricati, operazioni consentite del Piano Casa approvato dalla Regione nel 2009, ma di fatto vietate perché quest’ultimo non può derogare al Put.

Tenendo conto di tutti questi fattori, quindi, è stata varata la proposta a firma del consigliere regionale e vice presidente della commissione Bilancio, Alfonso Longobardi. “Abbiamo un’occasione storica per promuovere, attraverso il rilancio delle aree urbane, un’autentica rivoluzione economica, sociale e civile – sottolinea -. E questo dovrà avvenire impedendo nuove colate di cemento e rispettando la vera vocazione di territori che per anni sono rimasti inutilmente ingabbiati da una normativa urbanistica obsoleta ed esageratamente conservativa, senza poter essere al centro di importanti investimenti strutturali”.

In attesa del via libera del Consiglio regionale alla modifica del Put, qualcosa potrebbe cambiare già dalle prossime settimane per quanto riguarda l’urbanistica in penisola sorrentina, costiera amalfitana ed area stabiese. Nei prossimi giorni, infatti, sindaci e dirigenti comunali incontreranno i vertici della Soprintendenza per la firma di un protocollo d’intesa che dovrebbe consentire almeno la ripresa dei lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione, ristrutturazione edilizia e forse anche il recupero abitativo dei sottotetti.

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