È la Dils, la società di servizi immobiliari guidata dal manager 44enne originario di Sorrento (più esattamente di Massa Lubrense), Giuseppe Amitrano, che ha ricevuto l’incarico di vendere Villa Certosa della famiglia Berlusconi. La residenza in Sardegna cara al Cavaliere è probabilmente l’immobile più costoso mai messo sul mercato in Italia.
A dire il vero la scelta sull’assegnazione del mandato appariva scontata visto che il secondo azionista della Dils, dopo Amitrano, è la H14 di Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi. La holding dei tre figli più giovani di Silvio guida una cordata di azionisti che recentemente è entrata al 18% nell’azienda di intermediazione immobiliare con 56 milioni fatturato e quasi 20 di utile nel 2022.
Villa Certosa, a Porto Rotondo, è stata dalla fine degli anni Ottanta il buen retiro di Berlusconi nel cuore della Costa Smeralda. Nel tempo è stata ricostruita ed ampliata. L’ex premier la utilizzava con un contratto di comodato gratuito con la società Immobiliare Idra, di proprietà dello stesso Berlusconi.
Si estende su 4.500 metri quadri, ha 126 stanze e un parco di 120 ettari. Qui sono stati ospitati capi di stato o di governo come il presidente Usa George W. Bush, il primo ministro inglese Tony Blair, il leader russo Vladimir Putin e gli spagnoli José Zapatero e José María Aznar.
Prendere un cliente che ha un immobile da centinaia di milioni sarebbe il sogno di qualsiasi agente immobiliare. Poi però bisogna comunque vendere quell’immensa, lussuosissima e costosissima (anche di mantenimento) proprietà sul mare cristallino di Punta Lada. Solo al compromesso scattano di solito le provvigioni (mediamente del 3% ma per immobili di lusso anche molto inferiori) che però, in base agli accordi di vendita, potrebbero essere pagate solo dal compratore.
Fosse anche un 2% complessivo si va dai 6 ai 10 milioni di commissione di mediazione. Cioè un prezzo di vendita tra i 300 e i 500 milioni. Forchetta ampia, aperta soprattutto verso l’alto. La base è rappresentata da una perizia del 2021 commissionata dallo stesso Silvio Berlusconi che attribuisce alla residenza un valore di 259.373.950 euro. Era necessaria per l’emissione di bond della Immobiliare Idra, la società proprietaria dell’immobile.
Bond che servono a finanziare anche i costi elevatissimi di mantenimento di Villa Certosa ed anche delle residenze di Macherio ed Arcore. A sottoscriverli le società di famiglia, comprese quelle personali dei figli che dovrebbero essere i titolari delle due ipoteche iscritte sulla proprietà sarda: 68 vani, 181 metri quadrati di autorimessa e altri 174 di posti auto, 4 bungalow di cui 2 accatastati A/2 (abitazioni civili), così come due immobili denominati Cactus e Ibiscus, il teatro, la torre fronte teatro, la serra, la palestra, la talassoterapia, 297 mq di orto medicinale. Il tutto immerso in un parco di 580.477 metri quadrati.
Circola anche qualche nome tra i possibili acquirenti in grado di sborsare il prezzo richiesto. Uno di questi è Elon Musk più volte avvistato in Sardegna. Alcuni anni fa si parlò di un’offerta dagli Emirati Arabi da 450 milioni di dollari e poi di un’altra dall’Arabia con richiesta da parte di Berlusconi di 500 milioni. Poi non se ne fece nulla.
La Dils punta al massimo e proverà a portare a casa l’affare immobiliare del secolo. Speranza condivisa dai soci che a fianco della H14 ha investito nella società guidata da Amitrano. Tra questi ci sono rami della famiglia Marzotto, Nerio Alessandri, l’imprenditore della Tecnogym, i Doris, i Radici di Bergamo, i Fontana proprietari di Villa d’Este sul Lago di Como.