Da oggi inizia uno scambio internazionale tra docenti di diverse scuole alberghiere europee presso l’Istituto Polispecialistico “San Paolo” di Sorrento. Il progetto denominato “Way from culinary heritage to cooking art” coinvolge undici insegnanti di enogastronomia provenienti da Estonia, Lituania e Lettonia per un confronto didattico e gastronomico utile per implementare le buone pratiche educative nell’ambito dell’istruzione professionale alberghiera.
Si tratta di un progetto nato nel 2020 nell’ambito di Erasmus + Vet (Vocational Education and Training) con l’obiettivo principale di supportare l’aggiornamento degli insegnanti delle scuole alberghiere europee ed aiutarli ad acquisire nuove competenze e conoscenze professionali. Durante la mobilità, che durerà per l’intera settimana, i docenti stranieri svolgeranno delle lezioni pratiche in laboratorio di cucina con gli insegnanti italiani e visiteranno, inoltre, alcune aziende agroalimentari tipiche del territorio. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Sorrento e del supporto dell’Associazione Cuochi della Penisola Sorrentina.
La dirigente dell’istituto, Amalia Mascolo, evidenzia “il grande impegno profuso dall’intera comunità scolastica per arricchire la propria offerta didattica e per rafforzare le collaborazioni educative in ambito internazionale utili per ampliare gli orizzonti culturali del personale e degli studenti”.
A tal proposito, la preside vuole condividere un altro interessante traguardo internazionale, l’approvazione di un nuovo progetto Erasmus intitolato “Socio-emotional literacy” che, oltre al “San Paolo” vede coinvolte scuole provenienti da Turchia, Francia, Romania, Portogallo. Si tratta di un partenariato di cooperazione (KA220) incentrato sull’apprendimento socio-educativo, una tematica di grande attualità nella sfida educativa post-covid. “La finalità principale – evidenzia la dirigente – è quella di potenziare una scuola emotivamente intelligente, una scuola di fiducia che favorisca le relazioni e faccia crescere le capacità di resilienza socio-emotiva in condizioni di difficoltà”.