VICO EQUENSE. “Ho il piacere di comunicarvi che, con articolata sentenza, il Consiglio di Stato, affrontando minuziosamente tutti gli aspetti della controversa vicenda, ha confermato la bontà dell’azione amministrativa sia in relazione alla demolizione in danno dell’ecomostro di Alimuri, che per anni ha deturpato le nostre splendide coste, sia in ordine all’obbligo di rimborsare le ingenti spese sostenute dall’Ente”. Lo rende noto il sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore.
Di fatto, in base a quanto riporta il primo cittadino, il Consiglio di Stato ha così ribaltato la sua stessa sentenza del maggio dello scorso anno con la quale stabilì che la Sica srl non era tenuta a restituire al Comune di Vico Equense gli oltre 420mila euro anticipati per la demolizione dell’ecomostro di Alimuri abbattuto il 30 novembre 2014 dopo 50 anni di battaglie giudiziarie.
In quella occasione i magistrati romani stabilirono che le spese di demolizione non potevano essere addebitate alla Sica srl in quanto “non è responsabile dell’illecito edilizio” perché “ha acquistato l’area interessata dall’abuso quando questo era stato già da tempo realizzato”. Ora, invece, cambia tutto.
“Si tratta di una vittoria che rende finalmente giustizia all’Ente rispetto ad un privato che si è sempre opposto alle legittime azioni di questa amministrazione a tutela del territorio e dell’ambiente – sottolinea Buonocore -. Sento il dovere di ringraziare, per questa importantissima vittoria, il professor avvocato Erik Furno che unitamente al nostro avvocato, Emilia Dubbioso, hanno rappresentato, in modo impeccabile, l’Ente in giudizio e tutti i funzionari che, a vario titolo, con il loro impegno e la loro professionalità, vi hanno efficacemente contribuito”.
In basso riproponiamo il video della demolizione dell’ecomostro di Alimuri.