Più di due milioni e mezzo di pernottamenti di turisti nei soli mesi clou della stagione che hanno portato nelle casse del Comune di Sorrento oltre sei milioni e 900mila euro attraverso l’imposta di soggiorno. Sono i numeri che certificano il nuovo record di presenze nelle strutture ricettive della città costiera raggiunto nel 2023.
Dati che confermano la crescita del comparto nell’ultimo biennio. Già nel 2022 erano crollati i precedenti primati stabiliti nel 2019. L’anno del pre-pandemia si chiuse con poco meno di due milioni e 300mila pernottamenti (2.294.233), per sei milioni 257mila euro di gettito dalla tassa.
Poi ci sono stati gli anni difficili del Covid-19, con gli arrivi quasi azzerati. Finalmente, nel 2022, l’atteso rilancio per il settore trainante l’economia del comprensorio sorrentino. Dopo un avvio in sordina per le incognite legate alla possibile introduzione di nuove limitazioni agli spostamenti in caso di recrudescenza del virus, la ripartenza vera e propria è arrivata in estate. Da giugno ad ottobre si è registrato un costante incremento, tanto che alla fine l’anno si è chiuso con due milioni 325mila presenze e sei milioni 341mila euro versati dai turisti.
Ma il primato stabilito nel 2022 è stato letteralmente stracciato lo scorso anno. Una performance straordinaria già dall’avvio della stagione. Basti pensare che aprile si è chiuso con un +18,55 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e maggio con un incremento del 17,68 per cento sempre nei confronti dello stesso periodo dell’anno prima. Anche nei mesi successivi ha prevalso il segno più, ma con aumenti ad una sola cifra.
Alla fine il 2023 ha fatto segnare un balzo dell’8,22 per cento sia dei pernottamenti che delle entrate legate alla tassa di soggiorno. Non bisogna, inoltre, dimenticare che i dati elaborati dall’ufficio tributi del Comune di Sorrento tengono conto solo del periodo in cui è in vigore l’imposta, vale a dire dal 1° aprile al 31 ottobre. Nel computo sono esclusi anche i minori in quanto esentati dal balzello. In attesa che l’Istat fornisca i totali generali dei flussi si può tranquillamente ipotizzare, dunque, di aver sfondato il muro di tre milioni di presenze nell’arco dei 12 mesi.
I turisti tenuti a versare l’imposta di soggiorno nel 2023 (2.533.300) hanno quindi portato nelle casse del Comune di Sorrento poco meno di 7 milioni di euro (6.909mila euro). Risorse che, come prevede il decreto legislativo del 2011 che ha introdotto la tassa, “sono destinate a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali”.
Ma a Sorrento come vengono utilizzate queste ingenti risorse? “Lo scorso anno abbiamo destinato una parte del gettito per realizzare i lavori lungo il corso Italia e riqualificare l’ingresso alla città – sottolinea il sindaco Massimo Coppola -. Quest’anno, invece, intendiamo utilizzare una quota per il recupero dell’eliporto e della pineta Le Tore”.
Non solo lavori pubblici. I soldi lasciati dai turisti vengono destinati un po’ a tutti i settori. “Finanziano l’ordinaria e la straordinaria manutenzione, così come le manifestazioni estive e quelle natalizie – aggiunge il primo cittadino -. Vengono usati anche per la promozione di Sorrento in Italia ed all’estero come avvenuto, ad esempio, con i banner installati nei principali aeroporti europei, sui bus di Londra o sui tram della Costa Azzurra”.
Ma i benefici ricadono anche in maniera diretta sui cittadini. “Con queste risorse riusciamo a ridurre la pressione fiscale sui residenti – puntualizza Coppola -. Lo scorso anno abbiamo ridotto la Tari del 5%. Allo stesso tempo i sorrentini pagano le tariffe per i servizi a domanda individuale più basse della zona”.
E a fine 2024 ci saranno ancora più fondi da destinare a questi e ad altri capitoli di spesa considerando che l’amministrazione ha già approvato gli aumenti tariffari. I rincari, concordati con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del comparto, interesseranno tutte le strutture ricettive della città ad eccezione di campeggi, ostelli ed agriturismi nei quali si continuerà a pagare 1,50 euro a notte.
Per quanto riguarda gli alberghi, invece, fino allo scorso anno la tassa dovuta per ogni pernottamento negli esercizi fino a 3 stelle era pari ad 1,50 euro, per i 4 stelle si pagavano 3 euro e per i 5 stelle si arrivava a 4 euro a notte. Da quest’anno le tariffe lievitano rispettivamente a 2, 4 e 5 euro. Per gli hotel della fascia più alta si raggiunge così l’imposta massima consentita dalla legge.
Ci sono poi i b&b e tutte le altre attività extralberghiere per le quali, fino al 2023, era previsto un balzello pari a 3 euro. Tariffa che sale ora a 4 euro. Un aumento medio di poco meno di un euro a persona: se i flussi turistici si manterranno in linea con quelli del 2023, nelle casse del Comune di Sorrento entreranno circa 10 milioni di euro.
Articolo del nostro direttore per Il Mattino.