Resta in carcere la mamma del bimbo ucciso di botte

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Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato gli arresti per Valentina Casa, la trentenne madre del piccolo Giuseppe, il bambino di 7 anni massacrato di botte nella sua casa di Cardito dal convivente della donna, Tony Badre. I giudici hanno ritenuto convincenti le conclusioni degli inquirenti, rappresentati dal pm Paola Izzo e dal capo della Procura di Napoli Nord Francesco Greco.

C’è stato, questa la tesi dell’accusa, un concorso da parte della donna nell’orrore quotidiano riversato su Giuseppe dal convivente, una condotta che ha provocato la morte del bambino. Prima con un comportamento omissivo, di fronte alla totale mancanza di tentativi di intervento da parte della donna, immobile rispetto alle violenze riservate al figlio; poi nel tentativo di rimuovere le prove, di cancellare le ciocche di capelli che l’uomo aveva strappato a Giuseppe e a una delle sorelline anche lei rimasta ferita durante l’ennesimo pestaggio. Difesa dal penalista Francesco Cappiello, ora Valentina Casa potrà ricorrere alla Cassazione.

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