Whatsapp, Instagram e Facebook Messenger saranno interconnessi

Whatsapp, Instagram e Facebook Messenger, integrati in una piattaforma di comunicazione comune, che permetta di scambiare messaggi indipendentemente dal social dal quale si parte. Mark Zuckerberg sta lavorando alla realizzazione di questo sogno da qualche mese e promette di completare l’operazione entro l’inizio del 2020, ma per farlo dovrà vincere l’opposizione interna dei programmatori, molti dei quali sono già in fuga dopo l’annuncio.

Per il fondatore di Facebook la manovra è la migliore risposta al calo di popolarità che la sua azienda ha iniziato ad accusare, dopo un anno di rivelazioni imbarazzanti sulla pratica del commercio dei dati personali degli utenti, raccolti dal social network. Al momento chi entra in una pagina di Facebook non può inviare messaggi su Whatsapp o su Instagram, anche se le due piattaforme sono collegate alla prima dal punto di vista della proprietà aziendale.

La differenza è nel livello di sicurezza: Whatsapp è l’unica delle tre a garantire la criptazione dei messaggi end to end, dall’avvio alla ricezione. Inoltre Whatsapp a differenza di Facebook non archivia i messaggi, e detiene solo una porzione minima di dati degli utenti.

L’operazione per la connessione delle diverse piattaforme è però molto complessa e richiederà l’utilizzo di migliaia di programmatori per essere completata. Nonostante le difficoltà Zuckerberg la ritiene ugualmente indispensabile per il successo della sua azienda. La piattaforma integrata permetterà a Facebook di collegare tra loro un miliardo di utenti Instagram, e un miliardo e mezzo di Whatsapp che oggi non passano per la porta di ingresso del social quando comunicano.

Questo vorrà dire, ad esempio, poter contare tra gli utenti fasce di popolazione del sud est asiatico e del Sud America che al momento utilizzano Whatsapp ma non Facebook. Il consolidamento porterà nuovi introiti pubblicitari, e potrebbe fermare l’emorragia di abbonati che ha appena iniziato a evidenziarsi.

Intanto le manovre di preparazione hanno colto di sorpresa i vertici delle aziende controllate. I fondatori di Instagram Kevin Systrom e Mike Krieger avevano già abbandonato la barca negli ultimi tempi, quando hanno avvertito che Zuckerberg stava spingendo per guadagnare una più forte ingerenza nelle attività del gruppo, così come aveva fatto l’altra coppia di veterani: Jan Koum e Brian Acton, responsabili della nascita di Whatsapp. L’anonimità rischia di essere contraddetta dalla fusione in una piattaforma, quella di Facebook, che non li garantisce ai suoi clienti.

Anche il maggiore dei social network corre comunque dei rischi, di segno opposto. Zuckerberg vuole che la messaggistica integrata tra i tre servizi incorpori la garanzia della criptazione, ma questo renderà molto più difficile l’intervento censorio che Facebook sta cercando con tutte le sue forze di mettere in atto. Un anno di denunce di quanto sia penetrabile il network alle notizie false e ai messaggi che istigano odio, hanno spinto i vertici ad alzare la guardia sul fronte del controllo del contenuto in circolazione. La criptazione potrebbe far naufragare questo progetto.

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