Vico Equense. Rilancio della noce di Sorrento, 300 piante verso l’innesto

Martedì 16 dicembre, alle ore 18, presso la Sala delle Colonne del complesso della Santissima Trinità e Paradiso, si terrà la cerimonia di consegna degli attestati ai partecipanti alla prima parte del corso di formazione “Salvaguardia e valorizzazione della biodiversità delle piante di ecotipi di Noce, Juglans regia, cultivar Noce di Sorrento”.

All’incontro prenderanno parte Rosa Caterina Marmo, dirigente della Uos Ambiente e Foreste, Salvatore Apuzzo, Responsabile del corso per la Regione Campania, i sindaci dei Comuni coinvolti e il responsabile della Condotta Slow Food Costiera Sorrentina e Capri, Pierluigi D’Apuzzo.

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto promosso dalla Regione Campania – Direzione Generale per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Uos Ambiente e Foreste – in collaborazione con le amministrazioni comunali di Vico Equense e di Sant’Agnello e la Condotta Slow Food Costiera Sorrentina e Capri. Un’azione condivisa e strategica che pone al centro la protezione delle specie vegetali a rischio e la difesa di un patrimonio agricolo identitario.

Obiettivo primario del progetto è la salvaguardia e la valorizzazione della cultivar “Sorrento” di Juglans regia, varietà storicamente coltivata nella penisola sorrentina e oggi seriamente minacciata dall’abbandono delle pratiche agricole tradizionali e dagli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici.

Avviato nel 2024, il progetto ha già prodotto risultati concreti e significativi: sono state raccolte oltre 300 piantine di noce nate spontaneamente, successivamente trasferite presso il vivaio regionale delle Tore di Sorrento, dove vengono curate e allevate. Le giovani piante sono destinate all’innesto con marze certificate di Noce CV Sorrento. Una parte di esse è già stata innestata con materiale certificato dal Crea-Ofa di Caserta, registrando ottimi risultati in termini di attecchimento.

Le piante innestate saranno successivamente trasferite in pieno campo, dove verranno allevate secondo nuovi sesti d’impianto, con l’obiettivo di sperimentare e migliorare le pratiche colturali, dalla difesa fitosanitaria alla raccolta meccanizzata.

Un percorso che coniuga formazione, ricerca e territorio, e che rappresenta un investimento concreto sul futuro dell’agricoltura locale, sulla tutela della biodiversità e sulla trasmissione di un sapere agricolo che è parte integrante dell’identità della penisola sorrentina.

Share this post

Scarica l’app SorrentoPress per rimanere sempre aggiornato
Download on app storeDisponibile su Google Play