Vico Equense. Abusi sul mare, sequestrata area di 400 metri quadri a struttura ricettiva

Questa mattina personale della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e della Guardia di Finanza della Stazione Navale di.Napoli ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, avente ad oggetto una struttura turistica situata in località Seiano, nel Comune di Vico Equense, in particolare a Punta Scutolo, in un’area sottoposta a vincoli paesaggistici ed ambientali, essendo stata dichiarata di notevole interesse pubblico.

Le indagini, espletate congiuntamente dalla Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e dalla Guardia di Finanza della Stazione Navale di Napoli e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, si sono avvalse dell’ausilio di personale tecnico del Comune di Vico Equense e hanno permesso di accertare la realizzazione di diverse opere abusive, realizzate in assenza di titoli autorizzativi o in difformità dalle autorizzazioni paesaggistiche, rilasciate nel 2023, di cui la struttura era munita, e da una Scia del 2024.

È stata accertata, inoltre, l’occupazione demaniale abusiva mediante la realizzazione di un manufatto
di circa mq 32,50, per una volumetria complessiva pari a circa mc. 110,05, utilizzato ad uso deposito
di attrezzature/vivande e materiale vario riguardante l’attività ivi esercitata, e mediante l’utilizzo di una scaletta di collegamento con il mare, posizionata nella testata del molo, in assenza della prevista concessione demaniale e in difformità dal “nulla osta” previsto dall’art. 55 del Codice della
navigazione, non essendo stato rispettato il limite dei 30 metri dalla fascia demaniale costiera.

Inoltre, al gestore della struttura sottoposta a sequestro viene anche contestato il reato di cui all’art. 483 c.p., per avere falsamente dichiarato al Comune di Vico Equense, in sede di C.I.L.
(comunicazione inizio lavori), emessa ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. e-bis) del D.P.R. 380/01 per
opere temporanee, di avere provveduto alla rimozione di parte delle stesse e dei manufatti insistenti
nella struttura ricettiva dopo l’utilizzo temporaneo di 120 giorni come previsto dalla legge, mentre le opere e i manufatti erano ancora presenti in loco all’atto dell’accertamento effettuato dalla polizia giudiziaria successivamente a tale periodo.

Il provvedimento è stato notificato ai legali rappresentanti delle società coinvolte. Dalle indagini è emersa l’edificazione abusiva di diverse opere, realizzate senza autorizzazioni.

La superficie, interessata dall’intervento edilizio abusivo, è di circa 400 metri quadrati, in parte di proprietà del demanio dello Stato ed in parte ricadente su proprietà privata, sulla quale sono state illegittimamente realizzate opere di diversa tipologia, quali manufatti per uso bar e cucina, pergolati, tettoie, balaustre, pedane, scale di collegamento tra i vari ambienti, muri di contenimento, camminamenti in pietrame in modo stabile e permanente, in violazione della normativa di settore.

Le indagini hanno permesso di accertare anche che gli indagati avevano realizzato opere aventi
consistenze volumetriche superiori a quelle effettivamente autorizzate, nonché il mancato deposito
presso il Comune di Vico Equense dei progetti previsti per le zone a rischio sismico, come lo è l’intera area di Seiano.

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