Si amplia la platea dei destinatari della terza dose di vaccino. Lo ha confermato ieri pomeriggio il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. Il siero sarà somministrato agli over 60 che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno sei mesi. A loro si aggiunge di un elenco di soggetti considerati fragili e dunque a rischio.
Rezza ha anche chiarito che, almeno per ora, non è prevista la terza dose per tutte le classi di età over 12, ma già abbassare l’asticella fino ai sessantenni (fino ad oggi era riservata solo agli over 80 oltre a operatori sanitari e ospiti di Rsa) significa puntare su un potenziale di 18 milioni di italiani (o quanto meno sull’85 per cento che si è vaccinato).
Strategia studiata osservando l’esperienza di altri Paesi, a partire da Israele. Dopo cinque-sei mesi, infatti, la protezione dall’infezione del vaccino Pfrizer tende a diminuire e questo, soprattutto nei soggetti maggiormente a rischio, può avere conseguenze anche sui ricoveri e sulla malattia grave. L’Ema (l’agenzia europea per il farmaco) si è espressa a favore della dose di richiamo per gli over 80, ma per le classi di età inferiore non ha chiuso a questa ipotesi, lasciando margini di decisione ai singoli stati.