SORRENTO. L’ipotesi di destinare il secondo piano del Conservatorio di Santa Maria delle Grazie di piazza Sant’Antonino a struttura ricettiva sta provocando discussioni e polemiche. Anche la politica si occupa della questione dopo che il consigliere di opposizione, Marco Fiorentino, ha sollevato il problema ritenendo che quella che si sta portando avanti è un’operazione in contrasto con la normativa urbanistica e con le finalità indicate da Bernardina Donnorso, la nobildonna che donò l’immobile alla città. I vertici dell’ente morale che gestisce la struttura, invece, ritengono che quello stipulato con l’imprenditore Francesco Schisano è un accordo nell’interesse del Conservatorio e non una forma di speculazione.
La vicenda sarà anche al centro della prossima seduta del Consiglio comunale di Sorrento in programma martedì prossimo alle ore 18 quando si discuterà dell’interrogazione presentata da Marco Fiorentino. L’ex sindaco chiede di valutare la delibera con cui il consiglio d’amministrazione del conservatorio ha deciso di locare parte dei locali al secondo piano dell’immobile all’imprenditore Francesco Schisano. Il contratto della durata di 18 anni, prevede la possibilità di avviare attività di bed and breakfast oltre che di vendere articoli da regalo, prodotti tipici, souvenir, alimenti e bevande e di allestire agenzie turistiche o di noleggio di veicoli. In cambio, Schisano si impegna a versare 108mila euro all’anno e a ristrutturare a proprie spese i locali in affitto.
Proprio quello dei lavori da eseguire rappresenta il punto centrale della discussione. Secondo Marco Fiorentino in base al piano urbanistico comunale e al piano urbanistico territoriale, la ristrutturazione non potrebbe essere autorizzata in una zona dove sono ammessi soltanto interventi di restauro di beni di particolare valore storico-architettonico. Per questo motivo l’ex primo cittadino, con un formale atto di diffida, ha invitato il sindaco Giuseppe Cuomo a vigilare sulla regolarità dell’operazione ed i vertici dell’ufficio tecnico a impedire qualsiasi tipo di lavoro nel Conservatorio.
I vertici del cda del Conservatorio, al contrario, ritengono che l’accordo stipulato con Schisano rappresenti un’opportunità per il rilancio della struttura. I locali affittati, infatti, sono in disuso e necessitano di una costosa manutenzione. Schisano dovrebbe farsi carico proprio di questi interventi. Inoltre fanno sapere che il canone di locazione verrà utilizzato in parte per la valorizzazione dell’immobile e per il resto allo scopo di finanziare borse di studio per gli studenti appartenenti a famiglie disagiate.