SORRENTO. Giallo per il ritrovamento di una microspia nascosta nell’ufficio del sindaco Cuomo. Il rinvenimento è avvenuto ad opera del comandante della polizia municipale Antonio Marcia che ha effettuato un accurato sopralluogo nella stanza del primo cittadino presso il Comune. La cimice era nascosta in una cassetta che ospita l’impianto elettrico.
L’apparecchiatura è stata consegnata ai carabinieri della compagnia di Sorrento ai quali lo stesso Cuomo ha anche sporto denuncia contro ignoti. Ora i militari del capitano Marco La Rovere saranno chiamati a far luce sulla vicenda.
Non è escluso che la Procura possa anche commissionare al Ris dell’Arma una perizia tecnica sulla “cimice”, ciò allo scopo di tentare di risalire a chi l’ha piazzata e, soprattutto, a chi ascoltava quanto veniva detto nell’ufficio del primo cittadino di Sorrento.
Come non bastasse, qualche giorno fa dalla stanza che ospita la segreteria del sindaco sono stati rubati 140 euro in contanti. Si tratta di soldi che venivano utilizzati per le piccole spese. Sul furto indagano i carabinieri. Comunque si tende ad escludere che i due fatti siano collegati.
“A seguito del furto dell’altra notte ho chiesto al comandante Antonio Marcia di procedere ad una ispezione degli impianti di videosorveglianza nel mio ufficio – spiega il sindaco – Nel corso dell’operazione, all’interno di una cassetta di cavi elettrici è stata rinvenuta, con nostra grande sorpresa, una microspia”. Una vicenda sulla quale procedono i carabinieri della compagnia di Sorrento, che hanno sequestrato la cimice e raccolto elementi utili all’indagine.
Ad allertare i militari, guidati dal capitano a Marco La Rovere, è stato lo stesso sindaco, che ha sporto denuncia contro ignoti. “Non sappiamo al momento chi e quando possa avere piazzato la cimice e per quali motivi – spiega Cuomo – Un fatto gravissimo, che rende ancora più pesante il clima nel quale ci troviamo a lavorare negli ultimi mesi”.
E aggiunge: “E’ solo l’ultimo capitolo di una serie inquietante di episodi che hanno come bersaglio il Palazzo Municipale. Dal falso allarme bomba dello scorso gennaio, con la conseguente evacuazione del personale, al singolare furto dell’altra notte che ha preso di mira, nuovamente, il mio ufficio e i locali che ospitano la mia segreteria”.
“Una situazione che stiamo affrontando con la serenità di sempre, forti del fatto che non abbiamo nulla da nascondere – conclude il sindaco di Sorrento – Chiediamo il massimo impegno da parte degli inquirenti per fare piena luce su quanto accaduto, e soprattutto per risalire all’occulta regia che sembra avere l’obiettivo di gettare ombre sull’amministrazione e sulla città. Noi non ci faremo intimorire, e continueremo a lavorare con il consueto entusiasmo e passione”.