Tragedia della funivia del Faito, presto il sopralluogo dei periti

È atteso per i prossimi giorni il primo sopralluogo dei consulenti nominati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata sul luogo del disastro avvenuto giovedì scorso quando una cabina della funivia che collega Castellammare di Stabia al monte Faito è precipitata causando quattro vittime ed un ferito grave. I magistrati del pool costituito dal procuratore Nunzio Fragliasso affiancheranno i periti che saranno accompagnati sul luogo della tragedia dalla Polizia di Stato, dai Vigili del Fuoco e dagli uomini del soccorso alpino.

Secondo quanto si è appreso la cabina precipitata era ancora agganciata al cavo quando è caduta, quindi l’attenzione degli inquirenti si dovrà inevitabilmente focalizzare proprio sul cavo e sull’inefficacia dell’impianto frenante che, a differenza della cabina a valle, non ha bloccato la corsa di quella a monte poi precipitata in un dirupo.

I pm Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio, insieme con l’aggiunto Giovanni Cilenti, ipotizzano al momento nei confronti di ignoti, i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo, insieme alle lesioni colpose (per il ferito). C’è attesa, intanto, per gli esami autoptici sulle vittime e per l’iscrizione dei primi nomi nel registro degli indagati.

Nello schianto della cabina hanno perso la vita Elaine Margaret Winn (Gran Bretagna, nata nel 1967), Graeme Derek Winn (Gran Bretagna, nato nel 1960), Carmine Parlato (Vico Equense, 59 anni) e Janan Suliman (Mashhad in Bassa Galilea, 1999). Il fratello di quest’ultima, Thabet, è ricoverato in gravissime condizioni all’Ospedale del Mare di Napoli.

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