Il Tar: “Nessuna sospensiva, l’ecomostro di Alimuri va abbattuto”

ecomostro

VICO EQUENSE. La procedura per la demolizione dell’ecomostro di Alimuri va avanti. Il Tar della Campania ha rigettato la richiesta di sospensiva del provvedimento emanato dal Comune di Vico Equense avanzata dalla società Sica ed emetterà sentenza breve. “Ora il piano è operativo ed eseguibile – spiega Antonio Elefante, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Vico Equense –. Per il 7 luglio, inoltre, è stata convocata la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto definitivo di demolizione con l’assunzione di tutti i pareri ambientali e di sicurezza. Prevista la partecipazione della Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici, dell’Anas, dell’Autorità di bacino, della Capitaneria di porto e del Wwf. Lo step successivo sarà la gara per la demolizione”.

L'ecomostro di Alimuri

L’ecomostro di Alimuri

La struttura che da 50 anni deturpa il paesaggio della costiera ha, dunque, i giorni contati. Il progetto per l’abbattimento predisposto dal Comune di Vico Equense richiede una spesa complessiva di 530mila euro e prevede varie fasi. Prima di demolire l’area, infatti, sarà necessario un intervento di bonifica del costone per contenere la caduta di massi durante le attività di cantiere. A supporto del progetto sarà presentata anche una dettagliata relazione geologica sullo stato dei luoghi. Ad elaborarla sarà un tecnico, nominato dall’amministrazione pochi giorni fa. Fase successiva sarà la demolizione attraverso l’utilizzo di specifici macchinari che prevedono manovre a distanza. In ultimo gli interventi di frantumazione dei resti, lo smaltimento dei materiali di risulta e la recinzione dell’area.

“Alla conferenza abbiamo invitato anche il Wwf – precisa l’assessore Elefante – per un parere relativo al ripristino dell’area. All’ecomostro di Alimuri restano pochi mesi di vita. Stiamo pro- cedendo rapidamente. La legge dice che in presenza di un immobile in area di inedificabilità l’ente può provvedere direttamente alla sua demolizione: non abbiamo, dunque, avuto bisogno di ordinarla al privato. Pertanto l’iter è stato molto più veloce”. Tutto procede secondo i piani.

Gennaro-Cinque

Il Comune di Vico Equense qualche mese fa aveva annunciato di aver finalmente trovato la strada giusta per arrivare all’abbattimento del manufatto e ha cominciato a percorrerla. “Dopo un’accurata ricerca presso gli archivi della Soprintendenza – spiega il sindaco Gennaro Cinque – l’assessore Elefante ha trovato l’autorizzazione concessa all’epoca ai proprietari. L’ha confrontata con il rilievo effettuato sul luogo nel 2010 dai tecnici della procura di Torre Annunziata ed è emerso che ci sono delle difformità e che pertanto l’immobile è del tutto illegittimo. Con questo nuovo presupposto è stato possibile seguire un percorso molto più veloce rispetto a quello che varie volte si è tentato di intraprendere”.

Una demolizione che, questa volta, non prevede contropartite. “In passato si è parlato della costruzione di un albergo di pari cubatura – conclude il sindaco Cinque – legato all’abbattimento. Oggi non è più così. Non siamo vincolati a dover costruire altrove né a cercare altri tipi di accordi con i proprietari. Il presupposto di base è cambiato: il manufatto è illegittimo e pertanto può essere abbattuto”.

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