I tour operator della penisola sorrentina minacciano di lasciare fuori le visite al Vesuvio dai pacchetti proposti ai propri clienti. Una decisione legata alle difficoltà nell’ottenere i biglietti per accedere al sito.
“Dalle statistiche emerge chiaramente come l’attuale sistema di vendita B2B favorisca un numero ristretto di operatori, circa tre o quattro, che arrivano a gestire ciascuno fino al 16 per cento del totale dei ticket disponibili – spiegano dall’associazione Agenti di viaggio Penisola Sorrentina guidata da Gino Acampora -. Considerando che la disponibilità si esaurisce regolarmente nei 60-120 secondi successivi all’apertura delle vendite, è facilmente intuibile che, qualora questi quattro operatori acquisissero oltre il 60% dei biglietti, i restanti 23 iscritti si ritroverebbero con disponibilità estremamente ridotte. Questa dinamica compromette totalmente la possibilità di pianificare le attività in modo professionale”.
Situazione analoga anche sul fronte della piattaforma aperta all’utenza privata. “Gli operatori turistici, in particolare quelli privi di licenza, sono costretti a competere con il pubblico per l’acquisto dei biglietti, accedendo al sistema alla mezzanotte, momento in cui si aprono le vendite – chiariscono i tour operator sorrentini -. Anche in questo caso, la disponibilità si esaurisce nel giro di pochi minuti, rendendo estremamente difficile ottenere accessi e organizzare il servizio con efficienza”.
Pertanto gli agenti di viaggio sorrentini propongono una serie di correttivi per risolvere le criticità evidenziate. Tra queste si chiede all’ente Parco del Vesuvio di prevedere una deroga speciale al numero massimo giornaliero di visitatori, istituire un registro ufficiale di operatori certificati, limitando l’accesso alla piattaforma T-Lite ai soli operatori incoming, fissare un tetto massimo di biglietti preacquistabili per singola azienda così da assicurare una disponibilità minima giornaliera per tutti, limitare le cancellazioni al 10-20%, introdurre fasce di prezzo differenziate che comprendano servizi aggiuntivi ed adeguare gli slot di ingresso agli effettivi flussi turistici, includendo orari anticipati come 8.30, 8.40 e 8.50.
Per quanto riguarda la piattaforma B2C si suggerisce l’apertura delle vendite in modo che coincida con gli orari d’ufficio, creare un canale preferenziale per aziende certificate, con accesso anticipato alle vendite di 30 giorni, introdurre tariffe differenziate tra la piattaforma T-Lite (B2B) e Vivaticket (B2C) e consentire l’acquisto di biglietti last minute anche da postazioni fisse e non soltanto tramite la rete wi-fi del sito.
Senza un accordo i tour operator di Sorrento si dicono pronti “ad escludere la visita al cratere del Vesuvio dai propri pacchetti”, con tutte le inevitabili conseguenze economiche e d’immagine che una tale decisione comporterebbe considerando i flussi di viaggiatori che ogni anno raggiungono la Costiera.