Sorrento. Pastorale del turismo, ecco cos’è

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Chiesa e turismo, l’arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia scende in campo. Lavoriamo insieme per generare un modello di accoglienza integrato, giusto e sostenibile: è la proposta del nuovo servizio diocesano di Pastorale del Turismo e del Tempo Libero, che pone l’accento sulla promozione della persona umana.

“Il turismo interpella anche la Chiesa, non restiamo a guardare ciò che accade sotto i nostri occhi, ma domandiamoci come possiamo essere testimoni della bellezza del Vangelo – dice l’arcivescovo Francesco Alfano -. Dai lavoratori agli imprenditori, dagli amministratori ai politici, dagli operatori pastorali alle comunità cristiane: a tutti è chiesto di porre attenzione alle persone che accogliamo ed incontriamo, in un momento di vacanza e di svago. Il dialogo sincero e cordiale contribuisce a costruire legami di vera fraternità, nella giustizia e nel rispetto di tutti. Per la nostra penisola è una vocazione naturale”.

Responsabile è don Salvatore Iaccarino, che insieme all’equipe che si sta formando a sostegno del servizio, ha già messo in cantiere una serie di iniziative il cui obiettivo è chiaro: dare vita ad un turismo sano, che non abbia impatti negativi sulla qualità di vita dei residenti e influisca alla stessa maniera sull’esperienza del visitatore.

“L’attività turistica, quale vera e propria industria economica, va svolta secondo principi di equità e di trasformazione sociale – spiega don Salvatore -. Ciò avviene, ad esempio, quando vengono rispettati i diritti sul lavoro degli addetti del settore e quando il turismo stesso, come attività del tempo libero e dello svago, si svolge nel pieno rispetto dei diritti fondamentali e della dignità delle persone. Accoglienza turistica, quindi, per trasformare gli spazi civili, l’ambiente sociale e urbano, nella valorizzazione delle identità, nel giusto bilanciamento tra conservazione delle radici e offerta di servizi”.

Diversi gli appuntamenti e le iniziative già in programma: la Notte dei Santuari, prevista per il 1 giugno, in collaborazione con i rettori diocesani, una celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo per dare il via alla stagione turistica con tutti gli operatori del settore, il 15 marzo, la realizzazione di un portale della pastorale e diversi eventi in previsione già per questa estate.

“L’uomo contemporaneo è un turista in tutti gli ambiti della sua vita, perché al di là degli spostamenti fisici, egli visita siti web, “naviga” tra i suoi contatti, ma alla fine torna sempre a casa – continua il sacerdote –. È colui che entra nelle nostre chiese, che guarda lo sfilare delle nostre processioni pasquali, o quelle estive per mare e per terra con i nostri abiti confraternali, o che immortala in uno scatto i nostri scorci sui golfi della bellezza. Mai così tante persone sono entrate nelle cattedrali come oggi, tutto questo ci interroga e aziona la riflessione e la creatività”.

È in questo contesto che si inserisce la pastorale del turismo, nel servizio delle comunità e in rete con il territorio e con quanti lo hanno a cuore, lo abitano o lo visitano. Nella promozione di spazi accoglienti, dove poter fare esperienza non solo estetica, ma anche relazionale, affinché le chiese non diventino un museo e le tradizioni uno spettacolo da fotografare.

“Desideriamo offrire un servizio che resti in ascolto delle esigenze del territorio e dei bisogni dei cittadini, aperti al dialogo con gli esperti e gli operatori del settore”, conclude don Salvatore Iaccarino.

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